“Con il voto di oggi alla Camera siamo a un passo dall’istituire anche in Italia un meccanismo di trasparenza e garanzia per milioni di donne lavoratrici, una legge per la parità salariale che garantisca i diritti di ciascuna sul luogo di lavoro. Sono cambiati tre governi in questa legislatura, cambiati i ministri, ma mai la voglia di arrivare in fondo a questa legge, e sono sicura che anche per le colleghe e i colleghi del Senato questo testo sarà una priorità”.
Lo dice Chiara Gribaudo, Responsabile Nazionale Missione Giovani, relatrice del provvedimento approvato oggi a Montecitorio.
“Ricordiamo che le donne italiane sono il 56% dei laureati italiani, ma solo il 28% dei manager, che è ancora possibile per una donna ricevere fino al 20% di stipendio in meno del collega uomo a parità di mansione e di ore lavorate. Grazie a tutte le forze politiche che hanno contribuito a questo risultato, al ministro Orlando per il suo sostegno e alla ministra Bonetti per la condivisione d’intenti, ai funzionari parlamentari e del Ministero del Lavoro, che ci hanno accompagnato in questo percorso. E soprattutto – conclude Gribaudo – grazie a tutte coloro che hanno lottato dentro e fuori il Parlamento per questa legge, che se approvata rapidamente, in pochi anni potrà cambiare in meglio la vita di tante donne italiane”.
“Oggi è stato compiuto un passo molto importante per la parità salariale tra donne e uomini: la Camera ha approvato all’unanimità la legge che estende anche alle aziende sotto i 100 dipendenti l’obbligo a redigere un rapporto sulle pari opportunità in azienda, rafforza la trasparenza e la pubblicità dei rapporti, istituisce la certificazione di parità – così come previsto anche dal PNRR – e una premialità di parità. Una scelta resa necessaria dalle forti disuguaglianze presenti nel nostro Paese, che la pandemia ha accentuato”, spiegano Cecilia D’Elia, portavoce della Conferenza delle Democratiche e Responsabile politiche per la parità e Peppe Provenzano, vicesegretario e responsabile Lavoro del PD.
“In Italia il divario riguarda soprattutto il settore privato e aumenta al crescere delle competenze e dell’esperienza delle donne. Un primo traguardo è tagliato grazie anche all’impegno del PD e di Chiara Gribaudo, relatrice della Legge approvata oggi alla Camera. Ci aspettiamo che il Senato faccia adesso la sua parte e approvi in fretta il provvedimento”.