“Il lungo post su Facebook della deputata M5s al Parlamento siciliano Claudia La Rocca, coinvolta nel caso delle firme false dei grillini a Palermo, dipinge un quadro a tinte fosche dell’intera vicenda, a base di faide, omertà, false accuse e complottismo.
Il motivo è semplice: quando si tratta di accusare gli altri partiti di ogni nefandezza, basta urlare ossessivamente “onestà, onestà” e la coscienza è a posto e il compito del bravo portavoce è assolto. Da tempo, inutilmente, cerchiamo di spiegare ai Cinque Stelle che la democrazia non è (solo) questo.
Quando invece a essere coinvolti in inchieste o in casi controversi sono loro, scatta una reazione quasi pavloviana di garantismo a tutti i costi, anche a costo di negare l’evidenza. Anche a costo, come sta succedendo da mesi a Palermo, di massacrarsi tra loro, come squali impazziti all’odore del loro stesso sangue”. Così Ernesto Carbone, deputato del Partito Democratico.