#Palermo è la Capitale Italiana della Cultura 2018
— Dario Franceschini (@dariofrance) January 31, 2017
Che bella notizia #palermo #CapitaleCultura2018 ! Al lavoro per valorizzare sempre più una delle terre più belle d’Italia.
— Lorenza Bonaccorsi (@lorenzabo) January 31, 2017
Lo siamo da millenni capitale della cultura, in Italia nel mondo. Oggi arriva il giusto riconoscimento per #Palermo. #CapitaleCultura2018
— Davide Faraone (@davidefaraone) January 31, 2017
Bene Palermo Capitale Cultura 2018. Sia occasione di recupero anche per la Rai: centro di produzione inutilizzato e redazione sotto organico
— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) January 31, 2017
“La designazione di Palermo a Capitale della cultura 2018 è un grande successo della città e dei cittadini che hanno collaborato e collaborano al percorso di sviluppo e legalità perseguito dall’amministrazione della città. Il PD è orgoglioso di partecipare attivamente al percorso iniziato dai cittadini palermitani impegnandosi sul territorio con i suoi amministratori e le sue associazioni. Non faremo mancare alla città la nostra voce su punti qualificanti che una forza di governo ha il dovere di sostenere”. Lo ha detto Gea Schirò deputata del Pd.
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“La candidatura è sostenuta da un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee. Il progetto è supportato dai principali attori istituzionali e culturali del territorio e prefigura a che interventi infrastrutturali in grado di lasciare un segno duraturo e positivo. Gli elementi di governance, di sinergia pubblico-privato e di contesto economico, poi, contribuiscono a rafforzarne la sostenibilità e la credibilità”. E’ quanto si legge nella motivazione che ha assegnato a Palermo il titolo di Capitale della Cultura 2018.
A concorrere per il titolo insieme al capoluogo siciliano, le città di Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna Recanati, Settimo torinese, Trento e l’ Unione dei comuni elimo-ericini (Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice).“Abbiamo visto che questa competizione virtuosa genera un meccanismo di partecipazione condivisa. Essere nella short list è un po’ come ricevere una nomination all’Oscar: consente di lavorare molto anche in termini di progettazione e promozione” ha dichiarato il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e ha annunciato “nel 2018 verrà designata la capitale italiana del 2020 che avrà quindi due anni a disposizione per realizzare al meglio il progetto”.