“Alla luce di quello che sta succedendo in queste ore a Palermo, con l’arresto di un altro esponente candidato in sostegno di Lagalla, risultano ancora più sconcertanti le dichiarazioni di Tajani e Schifani.
È di una gravità inaudita che il capo di un partito come Forza Italia spari a zero contro l’onorabilità di un avversario basandosi su notizie senza fondamento. Ancora più squalificante è il fatto che Tajani provi poi a mistificare, come nei momenti più bui della storia di Palermo, paragonando le gravi responsabilità di chi, sostenitore di Lagalla di Forza Italia, secondo gli inquirenti praticava voto di scambio, con chi invece pagando un prezzo alto sul piano personale prende le distanze dalla propria famiglia, prima servendo le Forze armate e poi mettendosi in gioco candidandosi.
La verità è che la destra non riesce a emanciparsi dal proprio passato e Lagalla rappresenta la restaurazione di un centrodestra che non riesce a prender le distanze politiche e culturali dalla regia di Cuffaro e Dell’Utri. Nel silenzio complice e assordante di Lega e Fdi.
Questa è la proposta della destra per Palermo, come se in questi trent’anni non fosse cambiato nulla e c’è da tremare nel pensare a quale concezione politica spinga la destra alla conquista del potere politico”.
Cosi in una nota Francesco Boccia, responsabile Enti locali nella segreteria nazionale del PD.