“Questa mattina ho raggiunto in piazza le lavoratrici e i lavoratori pubblici e le rappresentanze sindacali. Sono da sempre disponibile a un confronto di merito e non ideologico; per questo ho voluto parlare direttamente con le persone, con le lavoratrici e i lavoratori, per spiegare loro che da tempo, anche prima della pronuncia della Consulta, ho definito il blocco contrattuale un’anomalia.
Non da oggi sono per una riapertura della contrattazione e non a caso ho chiesto all’Aran, in occasione dell’elezione delle nuove Rsu, di poterle aggiornare nei 4 comparti, numero previsto dalla legislazione vigente per riaprire la contrattazione. A chi mi chiedeva del decreto mobilità delle province ho risposto che domani lo porteremo nuovamente in Conferenza Stato-Regioni, dopo una mancata intesa con gli enti territoriali il 16 luglio”.
Lo scrive ilministro per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione Marianna Madia, in un post su Facebook.
“Ora è il momento di chiudere la delega con l’approvazione definitiva del Senato per dare certezze di regole e tempi ai cittadini e alle imprese che si rivolgono all’amministrazione pubblica. Quando, nell’ambito della discussione della prossima Legge di Stabilità, avremo l’entità delle risorse disponibili per i contratti pubblici riapriremo la contrattazione bloccata dai governi precedenti. Non è il momento delle polemiche sterili; leggo dal segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, che sarei una vergogna internazionale per non aver incontrato i sindacati. Sono arrivata ma lui se n’era già andato. Resto convinta che sia necessario avere con le organizzazioni sindacali e con tutti i lavoratori un confronto, purché sia sempre aperto e di merito”.