“In Italia non ci sono solo giornalisti che fanno titoli incommentabili come quello di Libero di oggi, ma c’è anche chi fa bene il proprio mestiere e che fa domande di interesse generale. Daniele Piervincenzi ha chiesto a Roberto Spada, di una nota famiglia criminale di Ostia, se davvero sostenesse CasaPound. Il solo fatto di aver posto questo interrogativo lo ha portato alla frattura del setto nasale e ad un’aggressione che fa ancora più impressione perché fatta tranquillamente davanti alle telecamere della Rai, come se ci fosse un generale senso di impunità.
Spero che Spada paghi per ciò che ha fatto. Auguro a Daniele una pronta guarigione ed esprimo la solidarietà, a nome mio e di tutto il Partito Democratico, alla redazione del programma Nemo”. Lo scrive Matteo Richetti sulla sua pagina Facebook.
Sulla violenta aggressione subita dal reporter di Nemo interviene anche il segretario Matteo Renzi, sempre su Facebook: “non riesco a non pensare alle immagini di Ostia, dove un giornalista della Rai è stato picchiato a sangue da un uomo del clan Spada. La sua colpa? Aver fatto delle domande, tutto qui.
C’è un livello di violenza, non più solo verbale, che va fermato. Subito. Quando si arriva al punto di picchiare i giornalisti si è superato ogni limite, è bene ricordarselo. Non è più in ballo il palinsesto di un talk show, ma la qualità della nostra democrazia. Non dimentichiamolo mai”.