«La manifestazione di Ostia dei 5Stelle mi sembra strumentale».
Emanuele Fiano è il deputato dem autore della legge contro l’apologia di fascismo che i grillini non hanno votato.
Fiano, perché ritiene strumentale la piazza dei 5Stelle a Ostia?
«Penso che di fronte alla testata di Roberto Spada, esponente dell’omonimo clan, a un cronista – immagini di un’aggressione che hanno fatto il giro del mondo – ci si debba mobilitare. Però precedentemente non avevo sentito parole della sindaca Virginia Raggi su Ostia. Non solo. L’amministrazione del Pd, con Stefano Esposito e Alfonso Sabella assessori, ha costretto a chiudere la palestra degli Spada, poi fatta riaprire dalla giunta Raggi. C’è una differenza tra organizzare un corteo dopo e invece intervenire prima per ridurre l’agibilità di quel clan».
È la prima volta che il Pd non va a una manifestazione anti fascista: l’anti grillismo è più forte?
«Il Pd si è mosso per primo, ripeto, facendo pulizia al proprio interno, commissariando il circolo a Ostia. Ho sempre qualche dubbio su una manifestazione sul degrado o l’imbarbarimento del proprio territorio organizzata dai sindaci stessi, che dovrebbero agire amministrando».
I grillini non hanno votato la sua legge contro l’apologia di fascismo.
«Beppe Grillo davanti al Viminale tre anni fa con i militanti di CasaPound disse che non ci sarebbero stati problemi se ci fossero state convergenze. I grillini non sono fascisti, ma c’è una assenza di confini nelle loro strategie politiche. Solo che ora l’attualità ha superato le loro strategie».