spot_img
spot_img
HomeArchivioOrlando: "Un Pd nuovo...

Orlando: “Un Pd nuovo per parlare di progetti, basta con la resa dei conti”

Andrea Orlando, mancano 45 giorni alle primarie del Pd: stando agli ultimi sondaggi, e alla quota di indecisi, la partita ĆØ piĆ¹ aperta del previsto. Ci crede?

Ā«Ci credo, sennĆ² non mi sarei candidato. L’ho fatto perchĆ© voglio rappresentare quegli ampi settori della societĆ  italiana che, riconoscendosi nel centrosinistra e nel Pd, chiedono un confronto tra progetti e non uno scontro tra personeĀ».

Di lei dicono: candidato della nomenklatura, sostenuto da Napolitano, quinta colonna di D’Alema.

Ā«Ćˆ un’affermazione che non rispecchia la realtĆ . Sulla mia proposta stanno convergendo molti amministratori locali, che non sono la nomenklatura bensƬ l’ossatura del Pd. Il segretario uscente invece ha dalla sua la quasi totalitĆ  dei miei colleghi di Governo, dei governatori regionali e una grossa fetta del gruppo parlamentareĀ».

Quando ha deciso di candidarsi, a chi l’ha detto per primo?

Ā«L’idea ĆØ maturata nel corso della direzione nazionale, quando chiesi una conferenza programmatica. Non sono stato ascoltato, ĆØ stato preferito il congresso, scelta che ha nrodotto lacerazioni. Chi ĆØ andato via ha commesso un errore tragico, di miopia politica, ma altrettanto grave ĆØ l’atteggiamento di chi ha vissuto quel passaggio come una liberazione. Quando ho capito che il congresso si avviava a diventare una lotta nel fango ho deciso di candidarmi: per dare appunto voce a chi chiede contenuti e non rese dei contiĀ».

Qualcuno l’ha sconsigliato?

Ā«Qualcuno mi ha spiegato che per me sarebbe stato piĆ¹ conveniente sostenere la candidatura del segretario uscenteĀ».

Dite: bisogna rifare il Pd. Quale Pd?

Ā«Occorre un Pd nuovo, all’altezza delle sfide attuali, recuperando perĆ² l’ispirazione iniziale che ha portato tanti di noi, provenienti da tradizioni diverse, ad unirsi. Come dieci anni fa, resta valida la ragione dello stare uniti per comprendere in maniera ampia i cambiamenti del mondo e rispondervi in maniera adeguataĀ».

Gli italiani cosa hanno capito della scissione?

Ā«Molto poco. E credo che la capiscano ancora meno tutti quegli elettori di centrosinistra che vorrebbero vederci uniti per dare una risposta ai grandi problemi del nostro Paese. Prima fra tutte la questione delle crescenti diseguaglianzeĀ».

Farebbe rientrare nel Pd gli scissionisti?

Ā«Vorrei far tornare tanti italiani che hanno smesso di credere alla politicaĀ».

Come si prova a battere Renzi?

Ā«Costruendo un nuovo partito dell’eguaglianza sociale che risponda alle inquietudini di tanti italiani ridandogli la speranza di un futuro con piĆ¹ certezzeĀ».

Che opinione ha del suo ex segretario?

Ā«Ha una grande energia e molto coraggio. A volte scivola nell’ansia da prestazione. Ma ripeto, non ĆØ un problema di persone, ma di progetti e di visioneĀ».

Di Emiliano cosa pensa?

Ā«Per certi versi ĆØ simile a Renzi. Incarnano la stessa idea di leadership muscolareĀ».

Confida nel sostegno di Prodi e Letta?

Ā«Hanno entrambi contribuito a scrivere pagine fondamentali della nostra storia, che ho sempre apprezzato per equilibrio e profonditĆ . Ne sarei feliceĀ».

In caso di vittoria alla segreteria, davvero non si candiderĆ  premier?

Ā«Mi candido per guidare la comunitĆ  del Pd. Voglio fare questo, non mi piace candidarmi a una cosa per farne un’altra. E poi lo scenario post referendario mi pare che cancelli ogni automatismo del genere. Bisogna tessere una coalizione in grado di dare risposte al PaeseĀ».

L’Olanda ha detto no al populismo, no alla Nexit. Servono comunque dei correttivi all’Ue?

Ā«Ćˆ un voto che frena l’avanzare di populismi, che tuttavia hanno un’importante affermazione. L’Europa ĆØ l’unico spazio in cui possiamo trovare le risposte ai problemi di oggi, per farlo perĆ² bisogna cambiare questa EuropaĀ».

Election day: accorperebbe al referendum su voucher e appalti anche quelli sull’autonomia di Veneto e Lombardia?

Ā«Per fare l’Election day ci vuole una legge. So che ĆØ in corso una trattativa tra il Governo e le Regioni interessate. Staremo a vedere: resto convinto che sulla questione dell’autonomia non ci sia bisogno della propaganda ma di maggior impegno nel confronto istituzionaleĀ».

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerĆ  oggi alle 15 nella sede del PD di Via Santā€™Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

ā€œIl popolo democratico ĆØ vivo, c'ĆØ ed ĆØ pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

ā€‹ā€‹ā€‹ā€‹ā€‹"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune cittĆ , ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerĆ ...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img