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Orlando: “Stop ai contratti del lavoro povero. Salario minimo legato agli accordi più rappresentativi”

Sintesi dell’intervista di Fabio Martini su La Stampa

“In questo Paese esistono tre problemi importanti e diversi: il livello dei salari; il lavoro povero; il rinnovo dei contatti. Sono tre problemi che vanno tenuti assieme. I salari si sostengono con la riduzione del cuneo fiscale, una misura che risolve il problema in parte, perché ora c’è anche un problema di adeguamento, evitando cioè che la riduzione fiscale sia rapidamente “mangiata” dall’inflazione. Ma la riduzione del cuneo non risolve la questione del lavoro povero, perché se uno guadagna 650 euro al mese, anche se gli tagli il cuneo, non se ne accorge quasi. E comunque il lavoro povero è generato da cattivi contratti”, così Andrea Orlando, ministro del lavoro, nella sua intervista a La Stampa.

Il Ministro spiega: “Chi dice di voler risolvere uno solo dei tre problemi, in realtà non vuole farsi carico di un problema salariale che è diventato esplosivo dopo la ripresa dell’inflazione. In attesa che dentro la maggioranza e tra le parti sociali si risolva il nodo salario minimo sì o no, ho fatto questa proposta: facciamo derivare il salario minimo, comparto per comparto, dai contratti comparativamente maggiormente rappresentativi e nella fattispecie del trattamento economico complessivo, cioè il salario più le quote accessorie, come ferie, festività. Questa soluzione ha un vantaggio: de-ideologizza il confronto, perché non è salario minimo contro contratto, ma fa derivare il salario minimo proprio dal contratto. E in questo modo si tiene assieme tutto il fronte sindacale e diventa difficile non riconoscere che si tratta di una soluzione che valorizza al meglio la contrattazione”.

Sottolinea: “Non è la panacea, ma in tanti settori metteremmo fuori gioco i cosiddetti contratti pirata e nell’immediato centinaia di migliaia di lavoratori potrebbero uscire da una condizione di lavoro povero. Sarebbe un segnale molto forte”.

Intervista integrale su La Stampa

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