Sintesi dell’intervista di Simona Bolognesi su La Repubblica
“Tutti i datori di lavoro che hanno rapporti con la Pubblica amministrazione dovrebbero essere obbligati ad assumere almeno il 30% di donne e giovani. Il Pnrr ci dà una grande occasione. Noi abbiamo messo alcune clausole ai bandi: il 30% delle assunzioni dovrà essere riservato a donne e giovani, su questo dovremmo vigilare con attenzione. Regole che andrebbero estese a tutti i bandi pubblici”, così Andrea Orlando, Ministro del lavoro inizia la sua intervista a La Repubblica.
E continua: “Dobbiamo assolutamente migliorare le infrastrutture sociali e la qualità del lavoro. Donne e giovani hanno troppo spesso lavori precari, con salari molto più bassi degli altri Paesi, situazione peggiorata in questi due anni di pandemia: non possiamo pensare che la competitività in Italia si realizzi tutta con un dumping sul costo del lavoro e con la riduzione delle garanzie per alcuni comparti produttivi”.
Orlando prosegue illustrando come i fondi del Pnrr saranno una risorsa “che servirà a seguire i lavoratori che perdono il posto: saranno cinque le tipologie, dalla formazione all’aggiornamento, e si accompagneranno agli ammortizzatori sociali e al sostegno al reddito, anche con percorsi collettivi” e aggiunge: “Non si possono impedire le chiusure in una economia di mercato, ma si possono fornire, come abbiamo fatto, coordinate che consentono di avere una procedura ordinata e di verificare se ci sono altri investitori”.
Il Ministro chiude la sua intervista: “Serve uno strumento per affrontare il tema della povertà e aiutare le persone che si trovano in condizioni di marginalità, che hanno perso il posto di lavoro e che forse non riusciranno mai più a trovarlo. Uno strumento simile c’è in quasi tutti i Paesi europei”.
Intervista integrale su La Repubblica