“Siamo partiti con l’handicap di Mafia Capitale e di Marino. Giachetti è riuscito ad arrivare al ballottaggio. Ora si tratta di convincere i romani che non credo vorranno consegnare la città a una incompetente”. Così a ‘la Repubblica‘ MatteoOrfini, presidente del PD, commissario dem della Capitale.
“Non c’è alcun bollettino di guerra. Dove è andata male lo diciamo. A Napoli è andata male e abbiamo annunciato il commissariamento. A Roma i sondaggi del vostro stesso giornale ci davano fuori dal ballottaggi, invece ci siamo arrivati”, ha aggiunto. Poi aggiunge: “Nessuna rilevazione ci dava vincitori al primo turno. Comunque si votava in 1300 comuni e il PD se la gioca più o meno in tutti. I 5Stelle arrivano al ballottaggio solo a Torino e a Roma. Nelle altre città hanno un tracollo elettorale”.
“Il calo del PD a Roma era fisiologico dopo Mafia Capitale e l’esperienza amministrativa non buona di Marino – spiegaOrfini- Il PD ha interrotto l’esperienza Marino perché non abbiamo voluto vivacchiare con chi non era in grado di risolvere i problemi di Roma”.
Sulla rimonta di Giachetti dice: “Siamo dieci punti indietro ma l’esperienza dimostra che al ballottaggio si comincia daccapo. I cittadini romani sceglieranno tra due idee di città e due storie, tra chi vuole che Roma cambi chi sa dire solo no”. “Non c’è dubbio che dove è stata scelta l’alleanza con Verdini, il PD ha perso, è una scelta controproducente”, ha aggiunto. Sulla Raggi conclude: “Nessuno ha capito che progetto abbia per Roma, a parte il barattro e la funivia”.