Apprezzamento per la scelta assunta oggi dal consiglio dei ministri di non sciogliere il comune di Roma per mafia. E poi una proposta dal chiaro significato politico e d’immagine: fare della manifestazione del 3 settembre a piazza Don Bosco, il luogo delfunerale-show di Vittorio Casamonica, già indetta dal Pd, un appuntamento unitario, senza simboli di partito né bandiere, un momento in cui tutta la città possa unirsi contro la mafia che a Roma c’è. E’ Matteo Orfini, presidente del Pd e commissario a Roma, a lanciare l’idea attraverso il sitoUnità.tv.
“Il consiglio dei ministri ha certificato che il Comune di Roma non va sciolto per mafiae ha assunto provvedimenti che aiuteranno a contrastare la criminalità e ad affrontare al meglio l’anno giubilare. Decisioni importanti – commenta Orfini – che dimostrano la bontà della tesi che abbiamo sostenuto in questi mesi ma che non devono portarci a nascondere le difficoltà che la capitale sta vivendo. Quando, grazie al lavoro della procura guidata da Pignatone, il tema delle infiltrazioni mafiose si è imposto all’attenzione dell’opinione pubblica molti hanno avanzato perplessità e dubbi sull’impianto dell’inchiesta. E’ una reazione tipica che altre realtà del nostro paese hanno conosciuto”.
“Non si nega il fenomeno mafioso, lo si sminuisce – afferma il commissario del Pd romano – un errore grave che racconta la mancanza di anticorpi della città. Roma sembra ‘assopita e inerte’, ha notato giustamente Francesco Rutelli. In questi anni di crisi economica durissima le reti sociali hanno finito per dissolversi e nelle grandi periferie della città ci si sente più soli, fragili, come ha scritto recentemente Andrea Riccardi. Un terreno di coltura ideale per le infiltrazioni criminali”.