“Un’altra visione dell’Europa è possibile. Il voto olandese ci dice che è possibile arginare i populismi e lavorare – a partire dai paesi fondatori – per una narrazione positiva dell’Unione Europea”.
Lo dice la vice presidente della Camera, Marina Sereni, dopo l’esito delle elezioni in Olanda.
“Il premier uscente Rutte ha subito un calo ma ha resistito; il partito euroscettico e anti immigrati di Wilders ha guadagnato limitati consensi e non ha sfondato – continua – Quella che pareva un’ondata inarrestabile è stata frenata forse anche grazie alla netta presa di posizione di Rutte nei confronti della Turchia. L’ipotesi della Nexit esce dall’agenda politica europea e questo, senza voler trarre dal voto di ieri in Olanda conclusioni generali, è un elemento che ci fa guardare con fiducia anche alle prossime delicate consultazioni in Francia e Germania. Si tratta di due passaggi cruciali per il futuro del progetto europeo e per questo non possiamo che auspicare l’affermazione delle forze europeiste e progressiste, sostenitrici di un’Europa solidale, aperta, che punta sulla crescita e sul lavoro”.
“Gli eventi che ospiteremo a Roma il prossimo 25 marzo per il 60 anniversario della firma dei Trattati di Roma rappresentano un’occasione per rinnovare la nostra visione dell’Unione. I sei Paesi fondatori (Francia, Germania, Italia, Belgio, Lussemburgo e Olanda), partendo dall’esigenza di prevenire nuovi conflitti, realizzarono uno dei momenti storici più significativi del processo di integrazione – conclude – Oggi siamo chiamati a rilanciare, a promuovere riforme, ad alzare un solido argine contro sovranismi e populismi, a scrivere una nuova pagina, a costruire un futuro di sviluppo sostenibile e solidale per i nostri figli e nipoti”.