L’Aula della Camera ha approvato con 310 voti a favore, 66 contrari e 83 astenuti il ddl cittadinanza.
Al momento dell’approvazione ci sono stati applausi provenienti dai banchi del PD e della maggioranza. La nuova legge passa ora all’esame del Senato.
“Nasce con oggi la stagione dei nuovi italiani: bambini nati o cresciuti nel nostro Paese che finalmente potranno essere cittadini a tutti gli effetti”. Così Ettore Rosato, presidente dei deputati PD, in post sulla sua pagina Facebook.
“Sono compagni di gioco o di classe dei nostri figli, che vivono e conoscono alla perfezione le stesse strade e gli stessi luoghi che viviamo e conosciamo noi. Con lo ius soli temperato e lo isu culturae – aggiunge – adottiamo due nuovi strumenti per acquisire la cittadinanza e rendere veramente integrati e partecipi alla società questi minori. Per molti degli altri paesi europei nulla di eccezionale. Per noi lo è. Avevamo promesso una legislatura che sarebbe servita anche a riaffermare il ruolo del nostro Paese nell’Europa dei diritti civili. E così stiamo facendo. E’ una giornata importante: questa è una legge attesa da tanto, troppo tempo. E i numeri con la quale l’abbiamo approvata (con un voto ben piu’ ampio della sola maggioranza di Governo), testimonia l’urgenza di questa riforma. Certo, la strada per una completa integrazione è ancora lunga, ma oggi abbiamo messo un pietra tutt’altro che scontata”, conclude.
“La Camera ha oggi posto le basi per una legge di cui in Italia si parla da molti anni, una legge di civiltà che introduce il principio dello ius soli temperato per l’acquisizione della cittadinanza. Le polemiche urlate, gli anatemi di chi sul tema dell’immigrazione fa molta propaganda cercando di scatenare ogni giorno una guerra tra poveri, sono state battute da un percorso parlamentare responsabile e approfondito attraverso il quale finalmente in Italia si dà una risposta credibile alle migliaia di minori che nascono in Italia, vanno a scuola, tifano le squadre del nostro campionato, parlano il dialetto della città in cui vivono, condividono tutto con i loro compagni italiani, ma non sono fino in fondo uguali. Oggi si riconosce a questi bambini un diritto e lì si accompagna verso una cittadinanza responsabile, fatta anche di doveri, di partecipazione, di amore per il nostro Paese”.
Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni, dopo l’approvazione della legge a Montecitorio.
I NUOVI ITALIANI: LA CITTADINANZA PER I MINORI FIGLI DI STRANIERI
Dossier a cura dei deputati PD