“Nessuna vera speranza per il futuro industriale di Taranto, niente rassicurazioni sul piano ambientale, ma l’unica certezza di tagli ed esuberi. Solo su quelli sappiamo cosa aspettarci: 3 mila esuberi subito più altri 3mila entro il 2023 con la prospettiva di nessuna riaccensione dell’altoforno 5 secondo le prescrizioni ambientali entro il 2023. Arcelor Mittal non può più continuare a tirare la corda. In ballo ci sono le vite dei lavoratori e dei cittadini di Taranto, oltre al futuro industriale del Paese. Chiediamo chiarezza in merito a quello che bisogna definire con onestà un catastrofico piano di ristrutturazione industriale che dichiariamo, senza mezzi termini, irricevibile. Il governo e il Pd sono in prima linea affinché Mittal onori gli impegni presi”. Così Nicola Oddati della segreteria nazionale del PD.