“Auspichiamo che nelle imminenti scelte delle presidenze delle commissioni parlamentari, delle composizioni delle Authority e in ogni altro contesto Lei possa svolgere il suo ruolo di garanzia del rispetto del principio della parità di genere. Vogliamo che le donne percepiscano che le istituzioni sono credibili ed affidabili su questi temi e lo potremo essere solo se saremo conseguenti nei fatti”.
Lo scrivono Valentina Cuppi, presidente del Partito Democratico, Cecilia D’Elia, portavoce nazionale della Conferenza delle Donne Democratiche, Lucia Bongarzone, responsabile nazionale Dipartimento Pari Opportunità e Politiche per le Famiglie, in una lettera alla presidente del Senato, al presidente della Camera e ai capigruppo di maggioranza del Senato e della Camera.
“Tanti sono gli ostacoli di matrice culturale, sociale, economica che si frappongono tra le donne e la pari dignità. La presenza delle donne nei luoghi della rappresentanza e della decisione è essenziale per la costruzione di un Paese a misura di donne e uomini. In particolare – si legge nella lettera – le recenti nomine femminili ad integrazione di task force tutte al maschile come reazioni alle forti critiche giunte da più parti della società civile e dalle nostre parlamentari, tradiscono il ritardo e l’urgenza di affermare in ogni istante della vita pubblica e politica del nostro Paese un diverso paradigma della ‘ripartenza’.
Nel solco della normativa antidiscriminatoria più avanzata della Comunità internazionale ed europea, nonché in forza del solido dettato costituzionale, riteniamo che la parità di genere ed il perseguimento dell’uguaglianza sostanziale debbano essere principi ispiratori dell’azione istituzionale e della politica a tutti i livelli”, concludono le esponenti del PD.