«Perché l’impegno per la legalità e i diritti nel lavoro agricolo continui sempre». Queste parole da oggi in poi accoglieranno chi entra al Ministero delle politiche agricole nella Sala “Paola Clemente”. Abbiamo voluto dedicarle lo spazio dove si tengono le riunioni delle filiere agroalimentari, perché la battaglia contro lo sfruttamento e il lavoro nero chiama ognuno alla responsabilità. La storia di Paola Clemente e della sua famiglia è ancora molto viva dentro di noi.
“Mai più tragedie come la nostra” ci ha chiesto anche ieri Stefano arcuri, suo marito. Mai più lavoratrici e lavoratori i cui diritti vengano calpestati. Per dare una risposta forte abbiamo approvato e stiamo attuando la nostra legge contro il caporalato. In queste prime settimane di applicazione si vedono alcuni segnali positivi, a partire dalla crescita dei contributi previdenziali agricoli e all`emersione
del nero.
Ma una legge non basta. Serve un impegno quotidiano a tutti i livelli. Dobbiamo proseguire il lavoro di squadia delle istituzioni per aumentare i controlli, migliorare l`accoglienza dei lavoratori stagionali, verificare il rispetto dei contratti di lavoro. Allo stesso tempo siamo al fianco delle migliaia di aziende agricole onéste che oggi subiscono la concorrenza sleale di chi sfrutta. L`agricoltura deve essere in prima linea contro i caporali. Ma dobbiamo affrontare con decisione anche il nodo dei rapporti di filiera e della remunerazione degli agricoltori che troppo spesso ottengono meno dei costi produttivi che sostengono. Serve un salto di qualità anche qui, che veda industria e grande distribuzione impegnate sul campo. A partire ad esempio dall`eliminazione di una pratica scorretta come le aste al doppio ribasso che penalizzano tutti e scaricano i loro effetti fino ai lavoratori.
Dobbiamo contrastare in ogni modo la cultura dell`avidità,che genera lo sfruttamento, che dà vita al caporalato. Anche per questo abbiamo deciso con il nostro ente Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l`analisi dell`economia agraria) di istituire un assegno di ricerca annuale alla memoria di Paola Clemente, per lo studio e il monitoraggio delle condizioni del lavoro agricolo in Italia.
La nostra battaglia per la legalità continua.