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Il no della Raggi alle Olimpiadi è uno schiaffo al futuro di Roma

Virginia Raggi annuncia in conferenza stampa la rinuncia della città di Roma alla presentazione della candidatura capitolina come sede delle Olimpiadi del 2024, dopo aver disertato l’incontro con il presidente del Coni Malagò.

 

“La capitale d’Italia, Roma e i romani non meritavano questo atto di sfiducia da parte di chi dovrebbe credere in loro più di ogni altro”. Lo ha affermato la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani, commentando la decisione del sindaco di Roma Virginia Raggi, che oggi ha annunciato il ritiro della candidatura della capitale a sede delle Olimpiadi del 2024. Per Serracchiani “Raggi ha dimostrato un’indifferenza agghiacciante verso tutti gli appelli: al buon senso, all’orgoglio e all’interesse della città e del Paese. E’ un atteggiamento di chiusura ideologica al limite del fanatismo”. “E’ triste vedere un sindaco che di fronte al mondo rifiuta un grande evento perché ha paura di non riuscire a gestirlo”, ha concluso Serracchiani.

 

 

“La rinuncia alle Olimpiadi previste per il 2024 è un’ammissione di incapacità della sindaca Raggi e della sua sottomissione a Grillo”. Così il senatore Stefano Esposito, che continua: “la Raggi, dopo i disastri di queste settimane, ha barattato il no con il perdono-aiuto di Grillo che le consentirà di non essere emarginata alla convention di Palermo.

Insomma, gli interessi dei romani e della Capitale sono stati sacrificati per placare la guerra fratricida in corso nei Cinque stelle. Per non parlare dell’arroganza mostrata nei confronti del Coni, invitato e non ricevuto dalla sindaca, un episodio di cafonaggine istituzionale senza precedenti.

Oramai è chiaro che quando ci sono questioni da discutere i Cinque stelle preferiscono scappare”, conclude Esposito.

 

 

“Con le Olimpiadi, si poneva anche il problema di tutti noi i disabili: il diritto alla libertà di movimento e di decidere come vivere la propria vita. Da questo punto di vista, il no della Raggi a Roma 2024 rappresenta un’occasione mancata per migliorare vita dei disabili”. Lo dichiara Laura Coccia, deputata del Partito democratico.

“La Capitale – spiega – ha infatti bisogno di un progetto e completo, dalla periferia al centro, per abbattere quelle barriere architettoniche che, di fatto, negano ai disabili la libertà di movimento e dunque di vita. Le Olimpiadi del 2024, e quindi le Paralimpiadi, avrebbero permesso di elaborarne uno ed avere tante risorse per poterlo realizzare. Eppure, non se ne vuole fare nulla.

Roma rischia di restare una città in cui si festeggia l’inaugurazione di un montascale alla fermata di una metro con molti sorrisi e scatti, ma come evento episodico, slegato da un piano organico, che consenta a tutti di vivere la città a prescindere dalle (dis)abilità. Forse dovremo rinunciare ai Giochi, ma non possiamo rinunciare a lottare per i nostri diritti di piena cittadinanza”, conclude.

 

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