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Renzi: no a condanne preventive ma non si gridi al complotto

“Non si facciano condanne preventive sui giornali” e, allo stesso tempo, “non si gridi al complotto”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in diretta a Rtl 102.5, sul caso Lodi. “Ogni caso come questo – ha aggiunto – fa male perchè uno fa di tutto per cercare di far vedere le cose positive dell’Italia, negli ultimi tre giorni abbiamo fatto un mezzo giro dell’Italia, avevamo avuto la buona notizia dei marò, quando arrivano vicende come queste è sempre un problema. C’è bisogno di grande chiarezza, tranquillità, rispetto nei magistrati. Vedo che qualcuno parla di complotto. Complotto de che? C’è una indagine in corso, abbiamo piena fiducia nei magistrati. Se, come speriamo, ci sarà la possibilità di dimostrare l’innocenza, bene se hanno sbagliato paghino ma nessuna strumentalizzazione o battaglia politica su questo”. “Noi – ha concluso – aspettiamo le sentenze, i magistrati devono sentire il rispetto popolo italiano e facciano veloci. Ai magistrati dico buon lavoro, andate a sentenza”.

 

“La questione morale c’è dappertutto, c’è nella politica italiana, chi dice che non c’è una questione morale non è credibile”, ha detto il premier. Per quanto riguarda il Pd, ha aggiunto, “quando hai 50 mila amministratori che ci siano varie ipotesi di questioni morali è evidente. Hanno beccato uno dei nostri che faceva lo spacciatore, che ci posso fare? Non possiamo immaginare che su una comunità di 50 mila persone siamo in condizione di beccare uno per uno, chi sbaglia deve essere non solo cacciato ma anche punito”. Dunque, “certo, la questione morale c’è ma smettiamola, lo dico agli altri partiti, di giocare a sparare sugli altri. Non c’è destra e sinistra, ci sono onesti a destra e sinistra e ladri a destra e sinistra”.

 

“M5s e Lega usano due pesi e due misure. Parlare di riforma costituzionale in questa vicenda non c’entra niente, è un tentativo di strumentalizzare una vicenda giudiziaria”. Questa la replica di Renzi ai grillini per i quali se la riforma Boschi fosse in vigore il sindaco di Lodi avrebbe potuto essere senatore. “E’ molto facile – dice il premier replicando agli attacchi di Salvini – fare battaglia su questo contro altri. Ieri Mantovani è tornato in aula tra la bagarre dopo essere stato indagato per vicende legate a questioni di tangenti e corruzione”.

 

“Meno politici, più chiarezza nei poteri delle regioni, un’Italia più semplice: non è la mia riforma ma quella che l’Italia aspettava da 30 anni. Per attaccare il governo si dice di discutere nel merito e io sono per parlarne nel merito. Ma se perdo non resto come i vecchi politici aggrappato alla poltrona. Non sono come i vecchi politici che si mettono il vinavil e che invece di lavorare restano attaccati alla poltrone”. Così Matteo Renzi sulla riforma costituzionale, e sul referendum di ottobre è chiaro: “E’ giusto che sia la gente a dire sì o no. Questa riforma è importantissima. Conta vincere, ma conta anche coinvolgere la gente”, ribadisce. “L’errore lo abbiamo fatto noi nel 2001. Abbiamo voluto inseguire la Lega, abbiamo fatto un federalismo che non ci permette di spendere i soldi europei. A me interessa sbloccare l’Italia. Il Paese ha tutto per essere il più forte d’Europa. Due anni e mezzo fa la nostra credibilità era sotto zero, non si facevano le riforme, in quel momento mi è stato chiesto di fare un governo di rottura, ovviamente avrei preferito passare per le elezioni, che ci saranno nel 2018, era un’impresa alla quale nessuno credeva, oggi le cose stanno cambiando, è evidente che il mio è un governo a progetto”.

 

A proposito del prossimo appuntamento elettorale, il presidedente del Consiglio ha sottolineato “chi legge i giornali pensa che i politici ogni giorno pensano a chi vince e a chi perde e agli effetti nei giochi politici. È possibile per chi vive nell’ acquario romano ma secondo me ai cittadini non interessano minimamente queste cose, interessa se le scuole funzionano, se le liste d’attesa della sanità si riducono, se si ricavano posti di lavoro dalla cultura”. E ha continuato: “Chi vince le amministrative dipende dalle città. Che c’entra il governo su qual è il candidato sindaco più forte? Come Pd siamo impegnati perchè faccia bella figura in tutte le città, ma non riguarda il governo, invece il referendum riguarda il governo”. “Le riforme – ha aggiunto – sono l’elemento chiave della vita del governo, non le amministrative”.

 

“Noi siamo stati molto duri con tutti, a partire da Etruria. Vorrei vedere azione di responsabilità in qualche altra banca dove qualcuno ha fatto sparire i soldi nel silenzio della grande stampa. Ogni riferimento alle vicende venete è puramente voluto… quando dicono che noi siamo della lobby delle banche, mi faccio una risata, ‘ma de che bis’ dico. Io sono della lobby degli scout, ho un mutuo trentennale, siamo persone semplici che vogliono fare le riforme che servono al paese”. A proposito delle proteste degli obbligazionisti delle quattro banche coinvolte dal dl del governo: “Il rimborso totale non ci potrà essere, questi signori hanno messo soldi in operazioni a rischio, avevano assunto obbligazioni subordinate a rischio che rendevano molto di più. Noi restituiamo a chi ha titoli fino all’80 per cento, diamo il rimborso. Se vogliono protestare vadano a fare l’arbitrato e vediamo. Io non sono così convinto che l’arbitrato convenga ma è una possibilità”.

“La decisione su Bp Vicenza era nell’aria ma con il fondo Atlante e il decreto che riduce da 6-8 anni a 6-8 mesi il tempo del recupero crediti incagliati e deteriorati c’è una soluzione di medio-lungo periodo che permetterà di uscire dalle secche. Vicenza con Atlante si salva, agli investitori dico che finalmente il mercato è diventato padrone in Italia”.

 

“Le Olimpiadi sono una grande sfida, difficilissima ma credo che ce la possiamo fare grazie al lavoro straordinario di Malagò e del Coni. Intanto abbiamo le Olimpiadi che cominciano il 5 agosto in Brasile, le useremo come occasione per fare un po’ di lobbing”. Per il presidente del Consiglio “Roma ha tutte le condizioni per farcela”.Quanto al rischio di un aumento della corruzione per gli appalti, il premier ritiene che “chi ruba va stangato ma non ci neghiamo il diritto di sognare e di utilizzare le Olimpiadi come occasione per ripartire”.

 

“Proporrò al presidente Mattarella e al comitato un’onorificenza per omaggiare questo grande italiano”, ha annunciato Matteo Renzi parlando a Rtl 102.5 riferendosi a Claudio Ranieri, allenatore del Leicester City che ha vinto con due giornate di anticipo la premier League.

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Di oggi la notizia che il sindaco di Lodi, Simone Uggetti, si è autosospeso dal PD “per correttezza e massima garanzia sia per la sua persona che per l’immagine del partito che rappresenta”. A spiegarlo è stato il legale del politico.

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