Torino: Mori (PD), solidarietà alle consigliere comunali per parole mortificanti di Viale
“Desidero esprimere, a nome della Conferenza nazionale delle Donne democratiche, piena solidarietà alle consigliere comunali di Torino e convinto sostegno alle democratiche piemontesi e torinesi per le dichiarazioni mortificanti pronunciate dal consigliere Silvio Viale, che ha evocato uno stereotipo di ruolo per colpire l’impegno e sminuire il ruolo istituzionale delle elette.
Le parole sono pietre e frasi come “le donne dovrebbero tornare a fare le casalinghe” sono un insulto ottuso alla libertà di scelta di ogni donna, nonchè un attacco al percorso intergenerazionale di emancipazione costruito con sacrificio e determinazione da tante prima di noi.
Ci rivolgiamo non solo al consigliere Viale, ma a chiunque pensi di poter confinare le donne in ruoli predefiniti, ricacciandole in angoli del “focolare domestico” a prescindere dalla loro volontà. Ribadiamo il nostro massimo rispetto per ogni scelta che una donna voglia fare per la propria realizzazione personale, sia essa nella sfera familiare, lavorativa o in qualunque altro ambito. Ciò che non accetteremo mai è l’arroganza del machismo istituzionale, che è fuori luogo, fuori tempo e contro il principio fondamentale di rispetto reciproco.
Questo deve essere, come ricorda il Treccani, l’anno del rispetto. E il rispetto comincia dal riconoscimento della soggettività politica delle donne nei luoghi istituzionali, una conquista ottenuta grazie a battaglie che, evidentemente, non possiamo ancora considerare compiute.
Le Donne democratiche continueranno a battersi fuori e dentro le Istituzioni per una società più giusta, inclusiva e rispettosa delle differenze ove i diritti e la dignità di ogni donna siano pienamente riconosciuti.” Così in una nota Roberta Mori, portavoce della Conferenza conferenza delle Donne democratiche.
Roma, 14 gennaio 2025
“Desidero esprimere, a nome della Conferenza nazionale delle Donne democratiche, piena solidarietà alle consigliere comunali di Torino e convinto sostegno alle democratiche piemontesi e torinesi per le dichiarazioni mortificanti pronunciate dal consigliere Silvio Viale, che ha evocato uno stereotipo di ruolo per colpire l’impegno e sminuire il ruolo istituzionale delle elette.
Le parole sono pietre e frasi come “le donne dovrebbero tornare a fare le casalinghe” sono un insulto ottuso alla libertà di scelta di ogni donna, nonchè un attacco al percorso intergenerazionale di emancipazione costruito con sacrificio e determinazione da tante prima di noi.
Ci rivolgiamo non solo al consigliere Viale, ma a chiunque pensi di poter confinare le donne in ruoli predefiniti, ricacciandole in angoli del “focolare domestico” a prescindere dalla loro volontà. Ribadiamo il nostro massimo rispetto per ogni scelta che una donna voglia fare per la propria realizzazione personale, sia essa nella sfera familiare, lavorativa o in qualunque altro ambito. Ciò che non accetteremo mai è l’arroganza del machismo istituzionale, che è fuori luogo, fuori tempo e contro il principio fondamentale di rispetto reciproco.
Questo deve essere, come ricorda il Treccani, l’anno del rispetto. E il rispetto comincia dal riconoscimento della soggettività politica delle donne nei luoghi istituzionali, una conquista ottenuta grazie a battaglie che, evidentemente, non possiamo ancora considerare compiute.
Le Donne democratiche continueranno a battersi fuori e dentro le Istituzioni per una società più giusta, inclusiva e rispettosa delle differenze ove i diritti e la dignità di ogni donna siano pienamente riconosciuti.” Così in una nota Roberta Mori, portavoce della Conferenza conferenza delle Donne democratiche.
Roma, 14 gennaio 2025