“La Conferenza nazionale delle Donne Democratiche Italiane sente oggi più che mai l’urgenza di un’iniziativa che metta al centro la condizione delle donne in un mondo segnato da conflitti, discriminazioni e violenze di ogni tipo. La violenza di genere, in tutte le sue forme, non conosce confini né barriere: è una violazione trasversale dei diritti umani che travolge milioni di donne e ragazze, a partire dalle zone di conflitto, dove la guerra e le sue atrocità colpiscono con maggiore intensità le persone più esposte e in condizioni di vulnerabilità.
È tempo di una Conferenza internazionale delle donne per la pace e contro la violenza che, a trent’anni dalla Conferenza di Pechino, che rimane una pietra miliare nel cammino di emancipazione delle donne, non si limiti a discussioni teoriche, ma si trasformi in un movimento globale per la pace, contro la violenza e per l’uguaglianza di genere, capace di rafforzare la resistenza contro la deriva nazionalista e bellicista che sta travolgendo le istituzioni internazionali.
Con questa Conferenza vogliamo lanciare un appello a una riflessione globale che metta le donne al centro della costruzione di un mondo migliore. Un mondo in cui la pace non è solo assenza di guerra, ma un processo costante di costruzione della dignità e dei diritti di ogni persona, in ogni angolo del pianeta. Il nostro impegno è lavorare per una vera mobilitazione mondiale, che coinvolga istituzioni, associazioni e attiviste. Siamo quindi onorate che la nostra proposta sia stata discussa dalle Donne del PSE durante la loro riunione statutaria a Cipro”. Così Roberta Mori, portavoce nazionale della Conferenza delle Donne Democratiche, intervenendo all’incontro annuale dell’organizzazione femminile del Partito Socialista Europeo.