Manovra: Mori (PD), con tagli asili nido traditi obiettivi del PNRR
“Se confermata, la scelta contenuta nella manovra di bilancio di portare dal 33% al 15% la copertura di posti nei Nidi sui territori è segno della peggiore retroguardia di un governo che dice di voler promuovere la natalità e taglia proprio sui servizi socio-educativi. E ciò accade proprio nel giorno in cui l’Istat certifica 4.600 nascite in meno nei primi 7 mesi dell’anno.
La Conferenza nazionale delle Democratiche stigmatizza il disimpegno in manovra che aggira i fondi per i Nidi del Pnrr e colpisce in particolare il Sud e le aree interne, aumentando le diseguaglianze già esistenti e di cui fanno le spese soprattutto le donne, costrette a stare a casa dalla mancanza di servizi e opportunità. Servirebbe invece un investimento strutturale che rimetta al centro la natalità e la genitorialità, con congedo paritario retribuito di almeno cinque mesi e un’offerta universalistica dei servizi all’infanzia, con incentivi occupazionali e alla condivisione delle responsabilità di cura. Così, invece, viene disattesa la priorità Donne alla base del PNRR e ciò che ci preoccupa è che il taglio dei posti asilo avviene per esigenze di bilancio dimenticando che il PNRR nasce proprio per recuperare i divari di servizi ed infrastrutture essenziali per lo sviluppo dei territori, quali sono gli Asili nido e le strutture di welfare sociale.”
Così in una nota la portavoce nazionale delle Donne Democratiche, Roberta Mori. Roma, 21 ottobre 2024
“Se confermata, la scelta contenuta nella manovra di bilancio di portare dal 33% al 15% la copertura di posti nei Nidi sui territori è segno della peggiore retroguardia di un governo che dice di voler promuovere la natalità e taglia proprio sui servizi socio-educativi. E ciò accade proprio nel giorno in cui l’Istat certifica 4.600 nascite in meno nei primi 7 mesi dell’anno.
La Conferenza nazionale delle Democratiche stigmatizza il disimpegno in manovra che aggira i fondi per i Nidi del Pnrr e colpisce in particolare il Sud e le aree interne, aumentando le diseguaglianze già esistenti e di cui fanno le spese soprattutto le donne, costrette a stare a casa dalla mancanza di servizi e opportunità. Servirebbe invece un investimento strutturale che rimetta al centro la natalità e la genitorialità, con congedo paritario retribuito di almeno cinque mesi e un’offerta universalistica dei servizi all’infanzia, con incentivi occupazionali e alla condivisione delle responsabilità di cura. Così, invece, viene disattesa la priorità Donne alla base del PNRR e ciò che ci preoccupa è che il taglio dei posti asilo avviene per esigenze di bilancio dimenticando che il PNRR nasce proprio per recuperare i divari di servizi ed infrastrutture essenziali per lo sviluppo dei territori, quali sono gli Asili nido e le strutture di welfare sociale.”
Così in una nota la portavoce nazionale delle Donne Democratiche, Roberta Mori. Roma, 21 ottobre 2024