“Oggi, 1° febbraio, celebriamo gli 80 anni dalla storica conquista del diritto di voto per le donne in Italia, un passaggio fondamentale che ha segnato l’inizio di un lungo cammino verso l’emancipazione femminile e la parità non ancora pienamente compiuto. Quella conquista fu il frutto della lotta delle donne che, partecipando alla Resistenza e contribuendo alla nascita della Repubblica, rivendicarono il loro ruolo attivo nella costruzione della democrazia.
Oggi, però, dobbiamo chiederci: è stata davvero pienamente realizzata quella promessa di partecipazione? L’astensionismo crescente, che riguarda anche tante donne, è un segnale di allarme per la nostra democrazia soprattutto in questo tempo in cui la soggettività femminile è sotto attacco dalle destre sovraniste che vogliono ripristinare un ordine di controllo mondiale sui corpi e sulle libertà femminili. Ogni voto non espresso indebolisce il patto di partecipazione alla vita pubblica e la capacità di incidere sui destini del Paese e delle persone.
Ottant’anni fa, il diritto di voto ha segnato una svolta. Oggi, la sfida è che quella partecipazione diventi reale, forte e consapevole, perché la democrazia ha bisogno delle donne e le donne hanno bisogno della democrazia per affermare diritti, autonomia e pari opportunità. Per questo, come Donne Democratiche, continueremo a batterci per una piena rappresentanza femminile e per rafforzare la partecipazione di tutte alla vita del Paese.”
Mori (Pd): 80 anni da voto alle donne, passaggio fondamentale ma parità non compiuta
Così in una nota Roberta Mori, Portavoce nazionale della Conferenza delle Donne Democratiche.
Roma, 1 febbraio 2025