Sanità: Misiani (Pd), se maggioranza interessata a SSN voti legge Schlein
“Giorgia Meloni è al potere da più di un anno e mezzo. Dopo due leggi di bilancio e innumerevoli provvedimenti sui temi più disparati, a pochi giorni dalle elezioni europee si è accorta che la sanità pubblica è in gravissima crisi, le liste di attesa sono sempre più lunghe e oltre quattro milioni di cittadini sono costretti a rinunciare alle cure. L’ipotesi di varare a pochi giorni dal voto un decreto legge per tagliare le liste di attesa ha un chiaro sapore elettoralistico e, peraltro, rischia di naufragare per lo scontro sulle coperture tra i ministri Giorgetti e Schillaci. Stanno venendo al pettine gli errori di un governo che da quando è in carica ha lesinato risorse alla sanità pubblica e non ha voluto sbloccare le assunzioni di medici e infermieri. Sono i nodi affrontati dalla proposta di legge presentata dal PD a prima firma Schlein: se la maggioranza è davvero interessata a rilanciare il servizio sanitario nazionale, permetta al Parlamento di discuterla e approvarla”. Lo afferma Antonio Misiani, della segreteria nazionale Pd.
“Giorgia Meloni è al potere da più di un anno e mezzo. Dopo due leggi di bilancio e innumerevoli provvedimenti sui temi più disparati, a pochi giorni dalle elezioni europee si è accorta che la sanità pubblica è in gravissima crisi, le liste di attesa sono sempre più lunghe e oltre quattro milioni di cittadini sono costretti a rinunciare alle cure. L’ipotesi di varare a pochi giorni dal voto un decreto legge per tagliare le liste di attesa ha un chiaro sapore elettoralistico e, peraltro, rischia di naufragare per lo scontro sulle coperture tra i ministri Giorgetti e Schillaci. Stanno venendo al pettine gli errori di un governo che da quando è in carica ha lesinato risorse alla sanità pubblica e non ha voluto sbloccare le assunzioni di medici e infermieri. Sono i nodi affrontati dalla proposta di legge presentata dal PD a prima firma Schlein: se la maggioranza è davvero interessata a rilanciare il servizio sanitario nazionale, permetta al Parlamento di discuterla e approvarla”. Lo afferma Antonio Misiani, della segreteria nazionale Pd.
Roma, 2 giugno 2024