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La chiusura del Brennero è una violazione dei valori europei

“Faccio un appello alle autorità austriache. Non chiudete il confine del Brennero. Un’eventuale chiusura della frontiera fra Austria e Italia al Brennero rappresenterebbe un forte colpo alla convivenza della nostra famiglia europea oltre che una grave violazione delle norme e valori Ue”.

Il leader del gruppo Socialdemocratico al parlamento europeo Gianni Pittella ha quindi lanciato un appello alle autorità austriache: “Non si chiuda il Brennero, non si commetta una tale violazione”, ha detto durante il dibattito sull’accordo fra Ue e Turchia sulla gestione dei flussi di migranti.

“Lo avremmo potuto evitare – ha osservato riferendosi all’accordo – solo se tutti i paesi avessero accettato di condividere l’accoglienza dei migranti, ma purtroppo non e’ stato così”.

La vicepresidente della Camera Marina Sereni sul suo sito commenta: “Non ci sono né ragioni plausibili né regole che possano giustificare la scelta di bloccare il passo del Brennero e di costruire una barriera al confine tra Austria e Italia.

I flussi di migranti in questa tratta – come dimostrano i dati – sono risibili e le comuni regole europee non prevedono in alcun modo la possibilità di decisioni unilaterali di questo tipo. Con determinazione oggi il Governo italiano ribadirà questa posizione nell’incontro tra i ministri degli Interni e giovedì il presidente del Consiglio Renzi si confronterà a Roma con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker chiamando in causa le autorità europee se non ci saranno segnali di ripensamento.

Non stupisce , semmai scandalizza, l’atteggiamento di quelle forze politiche che fanno la faccia feroce sul fenomeno migratorio in nome degli interessi italiani e poi plaudono alle scelte dell’Austria che comportano un danno economico e politico chiarissimo per il nostro Paese”.

Preoccupazione per la scelta in Europa di politiche “sempre più restrittive” nei confronti dei migranti è stata espressa oggi dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, in un discorso pronunciato di fronte al parlamento austriaco.

“Sono preoccupato del fatto che i Paesi europei adottino politiche sempre più restrittive riguardo ai migranti e ai rifugiati”, ha detto il numero uno del Palazzo di Vetro. “Proprio ieri in Austria erano stati presentati i dettagli di una barriera anti-profughi che dovrebbe essere installata al confine con l’Italia, al passo del Brennero”.

“La decisione unilaterale dell’Austria di chiudere di fatto il valico del Brennero ed addirittura la pretesa di fare controlli anche in Italia è una scelta grave che produce effetti incontrollabili. La reazione alla vittoria elettorale dell’ultradestra si traduce in una decisione politica che conferma le paure invece di gestirle, e che svuota di significato la solidarietà e la collaborazione europea”.

E’ quanto dichiara la senatrice del PD Rosa Maria Di Giorgi.

“Invece di cercare dialogo e collaborazione con i paesi partner – prosegue Di GIorgi – l’Austria mette in piedi un recinto che rafforza in tutta Europa, Italia per prima, le forze populiste che ora avranno ancora più credito e agibilità politica. Come ravvivare un fuoco che gi à ora con grande fatica le forze democratiche e responsabili stanno cercando di contenere! Un capolavoro di rara miopia politica”.

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Di ieri le considerazioni del premier Matteo Renzi, dopo dopo le notizie dei media austriaci secondo cui l’Austria aveva intenzione di costruire un recinto di almeno 400 metri sul suo confine con l’Italia per impedire gli arrivi dei migranti irregolari: “La possibilità di chiusura del Brennero è una palese violazione delle norme europee, ed è contro la storia, contro la logica e contro il futuro”.

Secondo il capo della polizia del Tirolo Helmut Tomac, la costruzione della barriera nella zona del Brennero dipende dalla disponibilità a collaborare da parte di Roma.

Il ministro degli Interni austriaco Wolfgang Sobotka si aspetta di incontrare il suo omologo italiano Angelino Alfano entro questa settimana per discutere la questione.

Qualche giorno fa la Commissione europea aveva inviato una lettera a Vienna chiedendo una spiegazione per la costruzione di un nuovo posto di frontiera di controllo al passo del Brennero. La Commissione si era detta “molto preoccupata” per la decisione che avrebbe potuto rappresentare una violazione dell’accordo di Schengen.

“L’Italia è pronta a sollevare in sede europea il caso delle eventuali violazioni dei trattati da parte dell’Austria” aveva affermato ieri il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, ospite ad “Otto e mezzo” su La7.

“Se dovessero concretizzarsi, potremo sollevare in sede europea il tema della violazione degli accordi. Il Governo non consentirà all’Austria di fare controlli sul territorio italiano”.

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