“Da questa cartina divulgata dall’IOM si evince che l’Europa con oltre 500 milioni di abitanti non è invasa dai profughi e che dei 60 milioni sparsi per il mondo solo una parte minima arriva qui. Appare anche evidente come Grecia e Italia siano nel 2016 i due Paesi UE maggiormente esposti ai flussi per la loro collocazione geografica. In breve nella UE c’è chi fa la sua parte come Italia e Grecia e pochi altri e chi invece erige muri e semina paure per calcolo politico.
Ma è ormai evidente che per affrontare questa emergenza umanitaria planetaria occorrerà un impegno di tutte le nazioni. La tesi che USA e Italia sostengono ormai da mesi, anche perchè con alti e bassi è prevedibile che i profughi nel mondo nei prossimi anni continueranno ad esistere. Guerre, dittatture e soprattutto i cambiamenti climatici determineranno ancora spostamenti di milioni di persone.
Per questo serviranno accordi non solo di natura umanitaria ma anche di sostegno allo sviluppo delle democrazie e della cooperazione. In primis però sarà indisensabile rafforzare la consapevolezza – con politiche conseguenti – che sarà il clima nei prossimi 50 anni ad essere il fattore principale di migrazione nel mondo.
Temi e politiche quindi che non lasciano spazio all’idea che un singolo stato o continente possa adeguatamente rispondere a simili sfide. UE e Nazioni Unite dovranno rapidamente intervenire cooperando e promuovendo questa visione dagli scenari complessi che non permettono a nessuno di girarsi dall’altra parte”. Lo scrive su Facebook Marco Pacciotti, coordinatore Forum Immigrazione del Pd.
318,816 migrants incl refugees arrived by sea to Europe
3,649 dead/missing https://t.co/Dc8umyVaTU #MigrationEurope pic.twitter.com/0CGp0VN1FK— IOM (@UNmigration) 18 ottobre 2016