“Pare che con la decisione presa a Bruxelles vengano garantiti i diritti individuali e al tempo stesso un controllo sui flussi. L’idea di espulsioni sommarie basate su una identificazione etnica è un dato che ripugna chiunque rispetti i diritti fondamentali. E mi pare che il rischio è stato evitato: le espulsioni saranno individuali e il diritto di chiedere asilo sarà garantito”. Lo afferma, commentando in un’intervista a QN, l’accordo Ue-Turchia sui migranti, il ministro della Giustizia Andrea Orlando.
A questo proposito il Guardasigilli torna sulla norma, all’attenzione del ministro dell’Interno Alfano, sul prelievo delle impronte: “Chi chiede asilo è tenuto a collaborare consentendo l’identificazione”. Frena però sul riferimento all’uso della forza: “E’ evidente che questo deve realizzarsi nel rispetto dei diritti dell’uomo e con le adeguate garanzie giurisdizionali. Quindi, come prescrive la Costituzione, questo deve essere fatto sotto il controllo giurisdizionale”.
Rispondendo a una domanda sulla prevenzione del proselitismo nelle carceri, Orlando rimarca che “la linea è quella di tenere un equilibrio tra controllo e prevenzione da un lato e rispetto dei diritti dall’altro. La garanzia dei diritti fondamentali non è fatta per buonismo, è fatta anche per evitare processi di radicalizzazione”.