“Certo, c’è anche l’esigenza di risolvere il problema della raccolta nei campi, ma la regolarizzazione dei migranti è prima di tutto un atto di umanità.
Lo abbiamo detto un mese fa. I braccianti agricoli stranieri sono sfruttati perché deboli e sono deboli perché sono irregolari e quindi lasciati alla mercé dei caporali e di chi, i caporali, li utilizza”. Così in una nota Marco Miccoli, responsabile Lavoro del PD.
“Certo – prosegue Miccoli – la mancanza di manodopera non dipende solo dai lavoratori immigrati extracomunitari, ma anche da quelli comunitari e dagli italiani.
Ma riguarda anche le condizioni di lavoro, i salari, i diritti. Riguarda le politiche della grande distribuzione e le politica dei prezzi che determinano una concorrenza nel mercato che finisce per ricadere sui lavoratori e quindi più di tutti sui lavoratori più deboli, quelli stranieri, quelli senza permesso di soggiorno.
È quindi venuto il momento di affrontare tutti questi nodi. A iniziare da quello della regolarizzazione.
Il governo abbia coraggio. Questo atto, che in primo luogo sarebbe un atto di umanità, è anche qualcosa che è nell’interesse generale del Paese”.