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Migranti, Lo Russo: “La situazione è insostenibile, le nostre strutture non reggono più”

“La struttura di Via Traves, a Torino, nasce con la finalità di gestire i senza fissa dimora per l’emergenza freddo, la Prefettura ci ha chiesto di poter utilizzare quegli spazi che oggi sono a pieno regime, mi risulta che in questo momento ci siano all’interno 120 persone. È una situazione che non può essere considerata permanente e strutturale, così come a livello nazionale l’impianto non può reggere ancora a lungo. Bisogna agire preventivamente evitando di creare condizioni di tensione sociale fra le persone”, inizia così Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, la sua intervista a La Stampa.

“Bisogna affrontare i nodi di sistema: l’emergenza sbarchi, ma soprattutto la gestione complessiva dei migranti in Italia. Questo deve essere fatto al di fuori della chiave ideologica o delle dinamiche di partito, ma usando pragmatismo e spirito costruttivo. L’accoglienza dev’essere degna di questo nome”.

Lo Russo continua: “Una delle questioni più rilevanti, a mio giudizio, è l’introduzione dello Ius Scholae in Italia, su cui devono incidere Parlamento e governo, creando le condizioni per cui gli immigrati regolari possano trovare piena integrazione nella nostra società. Non risolverebbe di per sé il problema degli sbarchi, ma sarebbe molto importante per le politiche di inclusione”.

Il Sindaco chiude: “Noi siamo interlocutori delle Prefetture, che agiscono in nome e per conto del governo. Ma soprattutto nelle grandi città dove ci sono i maggiori flussi migratori, personalmente vedrei bene un confronto diretto dell’esecutivo con i sindaci”.

Intervista integrale su La Stampa

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