“Il Governo oggi a Fermo con don Vinicio e le Istituzioni locali in memoria di Emmanuel contro l’odio, il razzismo e la violenza”. Così Matteo Renzi in un tweet ricorda il ragazzo nigeriano ucciso nella città marchigiana perchè aveva difeso la moglie da insulti razzisti.
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“A Fermo ignoranza e razzismo hanno ucciso un ragazzo nigeriano. Emmanuel, morto per difendere la moglie #NoRacism”. Lo scrive su Twitter Ettore Rosato, capogruppo PD alla Camera.
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“A Chinyery, moglie di #Emmanuel, l’abbraccio di tutta l’Italia. Dobbiamo restare umani”, esorta su Twitter il ministro Maria Elena Boschi.
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Con Chinyeri ed #Emmanuel vittime di un razzismo inspiegabile. Questa non deve essere l’Italia per cui lottiamo.
— Alessia Rotta (@alessiarotta) July 7, 2016
“Sono profondamente addolorato e sgomento per la notizia della terribile aggressione subita da Emmanuel, profugo nigeriano fuggito dagli orrori di Boko Haram, violentemente colpito e ucciso da un ultras già noto alle forze dell’ordine e vicino agli ambienti di estrema destra”. Lo dichiara Khalid Chaouki, deputato del Partito democratico.
“Chiediamo che venga fatta immediatamente chiarezza sulle circostanze di questo terribile fatto e che venga assicurato alla giustizia il responsabile di questa efferata aggressione. Non dobbiamo mai fare l’errore di sottovalutare il razzismo strisciante, risultato anche di un clima di odio favorito da chi, in cerca di facili consensi, fa leva sulle paure e le angosce dei cittadini per costruire ad arte uno scenario di terrore e paura dell’altro”.
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“I migranti sono i veri Miserabili di questo tempo ma, al contrario di quelli del romanzo, non trovano riscatto ma morte e disperazione”. Lo ha dichiarato Paolo Petrini, deputato del Partito Democratico.
“La tragica, assurda morte di Emmanuel Chidi Nambdi ci addolora e deve farci interrogare sulle troppe volte in cui la comunità di Fermo e tutto il paese, davanti a un atto o un a un episodio di razzismo, si sono voltati dall’altra parte, lasciando sole le vittime”, conclude.
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Il senatore del PD Francesco Verducci, definisce “bestie” coloro che hanno aggredito Emmanuel, il migrante nigeriano, pestato dopo che aveva reagito agli insulti e all’aggressione alla moglie.
“Mi stringo ad Emanuel e a Chimiari e a tutti coloro che vogliono costruire un mondo in cui vivere insieme – scrive in una nota -, facendosi carico ognuno delle difficoltà e dei drammi dell’altro”.
“La nostra comunità, che in queste ore si sta mobilitando – prosegue Verducci -, è la dimostrazione che l’odio e la barbarie non passeranno. Ma non basteranno i soliti riti. La reazione deve essere la più forte possibile, istituzioni, associazioni, cittadini insieme. Niente giustifica quanto avvenuto oggi.
I colpi ad Emmanuel e Chimiary sono un colpo e una violenza inferti ad ogni fermano. Quei colpi riguardano noi, e dobbiamo reagire mettendo in campo e lottando per far vincere la forza dei nostri valori, quelli che hanno fatto del fermano una grande comunità coesa e solidale”.