Un attacco incredibile di Elon Musk ai giudici della sezione Immigrazione del Tribunale di Roma, rei di avere annullato il trattenimento dei sette migranti trasferiti in Albania, rinviando il caso alla Corte di giustizia europea, per chiarimenti sulla corretta interpretazione delle direttive. Il proprietario della piattaforma X, la fu Twitter, aveva scritto sul social di sua proprietà “Questi giudici devono andarsene”, commentando un post di Mario Nawfal, fondatore e amministratore delegato di Ibc group. Il Partito democratico e Avs hanno chiesto un’informativa urgente alla presidente del Consiglio, Giorgia Melon.
“Questi giudici devono andarsene”, cioè i giudici italiani del caso migranti in Albania. Ma Musk a nome di chi parla?” Si chiede sempre su X Sandro Ruotolo, europarlamentare e componente della segreteria nazionale Pd. “Se a nome suo lascia il tempo che trova. Se a nome del presidente Trump sarebbe una grave interferenza e abbiamo il diritto di chiedere alla presidente Meloni di intervenire per difendere l’operato della magistratura italiana. Il silenzio se prolungato sarebbe molto grave”.
Intromissione inaccettabile nel metodo e nel merito
“Non vogliamo e non possiamo credere che questa sarà la prassi delle relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti, tra Stati Uniti e resto del mondo”, dichiara la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani. “L’intromissione di Elon Musk negli affari interni di un paese sovrano e democratico è inaccettabile nel metodo e nel merito: si chiarisca se parla già in conto dell’incombente amministrazione Trump e comunque si rigetti fermamente il concetto di ‘cacciare i giudici’, in pieno conflitto con le garanzie costituzionali. Gli Stati Uniti rimangano ‘la terra dei liberi e la patria dei coraggiosi’, quelli che combatterono per liberare l’Europa dal nazifascismo”.