“E’ vero” che quella sulla guerra israelo-palestinese “è una discussione molto complicata” nel Parlamento Europeo, “ma questo non significa che ci si debba esimere”. Lo dice l’eurodeputata del Pd Annalisa Corrado (gruppo S&D), durante un briefing organizzato dal Parlamento Europeo in vista della prossima plenaria a Strasburgo, che non avrà all’ordine del giorno alcuna risoluzione sul Medio Oriente. Mentre l’Aula è stata attivissima negli ultimi tre anni sulla guerra in Ucraina, lo è stata molto meno riguardo al conflitto nella Striscia di Gaza, tema assai più divisivo.
“Noi abbiamo più volte sollecitato – prosegue – anche con interrogazioni parlamentari, con richieste in varie sedi, di aprire il dibattito in maniera più forte sul Medio Oriente, soprattutto su quello che stava avvenendo a Gaza. In particolare prima del cessate il fuoco, che poi per fortuna è arrivato, anche se è molto labile ancora e va assolutamente difeso”. “Non si può lasciare, insomma – aggiunge – che una persona come Donald Trump addirittura se ne esca proponendo di deportare, di fare una pulizia etnica sostanzialmente, dalla loro legittima terra due milioni di persone, per farci un resort. Poi lui usa questo artificio dialettico di sparare cose allucinanti: questo sposta tantissimo il dibattito, apre spazi incredibilmente violenti di discussione e poi rende più accettabili cose che invece, in realtà, sarebbero irricevibili”, conclude.