«Non sottovaluto la questione posta dall’Anpi sullo scioglimento di gruppi di estrema destra. Sulla discussione se dovessero essere in lizza o meno alle elezioni, le leggi vigenti dello Stato già indicano cosa fare. Alcuni movimenti come Ordine Nuovo sono già stati sciolti dalla magistratura. Certo, se la legge Fiano fosse in vigore avremmo qualche strumento in più oggi. A noi tutti poi spetta il compito di muovere le coscienze e di battere culturalmente e socialmente razzismi e neo fascismi».
Maurizio Martina, il vice segretario del Pd, sarà alla manifestazione antifascista di domani a Roma. I dem del resto hanno mobilitato sindaci e militanti e anche Matteo Renzi sarà in piazza. Martina, è preoccupato per la manifestazione in questo clima di violenza politica?
«Abbiamo aderito dal primo minuto all’appello dell’Anpi “Mai più fascismi, mai più razzismi”. Stiamo in queste ore componendo la squadra delle presenze in piazza, ci siamo mobilitati nel modo più capillare possibile. Dobbiamo lavorare perché la giornata di sabato sia di impegno democratico e civico».
Come se l’aspetta la mobilitazione?
«Una grande partecipazione popolare, consapevole, pacifica, bella e all’insegna di parole chiare contro ogni violenza, razzismo, neofascismo. Sono le parole con cui è partita la mobilitazione della piazza unitaria e democratica».
Gli episodi di teppismo politico stanno avvelenando questa fine di campagna elettorale.
«Il Pd ha immediatamente manifestato il rifiuto di ogni violenza da qualsiasi parte provenga, in qualsiasi direzione vada. Non dobbiamo dare spazio alle degenerazioni violente. Sarebbe bene che chi sta nello spazio pubblico pesi le parole che usa. Ritengo che tutte le forze politiche debbano evitare un linguaggio violento».
La destra dice che il fascismo è morto e sepolto. É un fatto storico.
«No. Ci sono fenomeni inquietanti che non vanno sottovalutati e noi dem rilanciamo il filo di un impegno che ci ha portato a organizzare la marcia antifascista di dicembre a Como, a non sottovalutare il grave episodio di Macerata e ora a Roma per dare un segno nazionale di consapevolezza e di impegno. Dovremmo riflettere tutti e discuterne oltre gli schieramenti, oltre gli steccati”. L’Anpi chiede che siano sciolti gruppi come CasaPound e Forza Nuova. «Seguiamo le leggi, ci sono riferimenti chiari. Abbiamo dal punto di vista normativo tutti gli strumenti per agire».
C’è il rischio che la manifestazione di sabato aumenti le tensioni?
«In un paese grande e forte come l’Italia una partecipazione diffusa e popolare è la migliore risposta».
Andrebbero vietate le manifestazione dell’estrema destra?
«Lo Stato ha regole e strumenti per distinguere ciò che si può manifestare da ciò che non si può manifestare. Di certo chi si richiama al fascismo va fermato».