Il Segretario nazionale del Partito Democratico Maurizio Martina è stato questa mattina ai cancelli dell’Ilva di Taranto prima dell’inizio del turno delle 6.
Martina ha partecipato al volantinaggio promosso dal Partito Democratico tarantino e ha ascoltato e discusso con gli operai del turno della mattina, in merito al futuro dell’azienda e allo stallo determinato dal comportamento attuale del governo.
“Tutta la città di Taranto, le famiglie e i lavoratori dell’azienda meritano risposte serie e non propaganda – ha sottolineato con forza Martina – In questi anni noi abbiamo garantito la continuità produttiva salvaguardando i posti di lavoro, seppur in una situazione molto delicata. Il governo attuale la smetta di perdere tempo e di giocare allo scaricabarile. La tutela ambientale, della salute e del lavoro ora esigono responsabilità e scelte precise. Noi ci associamo all’iniziativa delle organizzazione sindacali e dell’impresa perché ora non è più tempo di rinvii”.
Dopo il volantinaggio e l’incontro con gli operai, Martina ha avuto un colloquio con i rappresentanti sindacali. “Il segretario del Pd Maurizio Martina ha accolto il nostro invito a muoversi nei confronti del Governo affinché si chiuda la vertenza Ilva al più presto possibile” hanno dichiarato il segretario della Uil di Taranto, Giancarlo Turi, insieme ai segretari provinciali della Cisl, Antonio Castellucci, e della Cgil, Paolo Peluso.
E il segretario del Partito Democratico, mantenendo l’impegno con lavoratori, amministratori pubblici e e sindacati, ha chiesto al governo un’immediata assunzione di responsabilità: “Alla fine di questa mattinata di incontri – ha spiegato Martina – con sindaci e organizzazioni locali a Taranto, chiedo al Ministro Luigi Di Maio un incontro urgente per confrontarci e capire le sue reali intenzioni sul futuro di Ilva.
“In tutti gli incontri di oggi – ha proseguito Martina – è emerso un dato impressionante ovvero l’assoluta assenza di un percorso di ascolto da parte del governo con i soggetti del territorio coinvolto. Servono risposte immediate ora: sul futuro della fabbrica e della città, sugli investimenti programmati in questi anni per Taranto da Ilva al Contratto istituzionale di sviluppo, alla zona economica speciale per il porto. Prima il governo chiarisce cosa intende fare meglio è per tutti”.