“Con Expo abbiamo capito che il cibo è una chiave fondamentale per leggere il mondo e che l’esperienza enogastronomica è un modo per promuovere l’Italia all’estero”. Lo ha detto alla Farnesina il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina in occasione della firma del Protocollo d’Intesa per la Valorizzazione all’Estero della Cucina Italiana di Qualità, protocollo firmato anche dal ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni e dal ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini.
La firma del protocollo #foodact pic.twitter.com/JmaeRInIcq
— Mipaaf (@MipaafSocial) 15 marzo 2016
Il Protocollo prevede un articolato piano d’azione per promuovere l’alta cucina e i prodotti italiani di qualità e si inserisce nel quadro del “Food act” e intende dare continuità all’esperienza di Expo Milano 2015, in collaborazione con Mise, ICE-Agenzia, Coni, Unioncamere e Assocamerestero e darà avvio a un sistema integrato di azioni di promozione, formazione e diffusione: la settimana della cucina italiana organizzata dalle ambasciate, dai consolati e dagli istituti di cultura italiana all’estero nell’ultima decade di novembre, le Master class dirette a chef stranieri per diffondere i valori della dieta mediterranea e promuovere le eccellenze italiane, 50 borse di studio per chef under 30 e le giornate italiane dedicate alla cucina di qualità promosse dal Coni in occasione di eventi sportivi come le Olimpiadi di Rio 2016.
Per il ministro dell’Agricoltura si tratta di “una tappa fondamentale frutto del lavoro che abbiamo alle spalle” e ricordato l’importanza di “ragionare in termini collettivi, passando dalle grandi individualità al senso di un percorso comune con obiettivi condivisi”. “Questo – ha spiegato Martina – è il salto di mentalità che ha portato al passo operativo fondamentale di oggi: un Protocollo che stabilisce una serie di strumenti di ampio respiro che si inserisce nel piano di internazionalizzazione del Governo, che crede e investe sempre di più in un settore cruciale per l’economia del nostro Paese”.
“La Farnesina coordinerà la promozione dell’alta cucina e dei prodotti enogastronomici di qualità italiani nel mondo per mezzo della nostra capillare rete diplomatica, consolare e culturale” ha detto il ministro degli Esteri Gentiloni.
“La cucina italiana e i nostri prodotti alimentari di alta gamma sono parte integrante della nostra cultura e parlano dell’Italia e del nostro gusto a milioni di consumatori nel mondo”.
Per Gentiloni: “la superpotenza culturale italiana ha nella cucina di qualità uno dei suoi aspetti fondamentali e gli chef italiani mi ricordano le botteghe d’artista del Rinascimento perché sono luoghi dove creatività e cultura si mescolano”.