«La Lega non può stare al governo con chi è contrario alle grandi opere, salvo poi andare in piazza e dire che le infrastrutture si faranno». Il candidato alle primarie del Pd Maurizio Martina accusa Salvini: «Sulla Tav ha una posizione debole e rinunciataria, faccia valere il suo ruolo di vicepremier».
Martina, c’è il rischio che il governo cada proprio sulla Tav?
«No, perché il patto di spartizione di potere regge. Ma a pagarne il conto saranno i cittadini e le imprese».
Domani ci sarà una nuova manifestazione a Torino a favore del Sì alla Tav.
«Come deputato Pd idealmente sarò in piazza con loro».
Se il governo non darà il via libera all’opera, cosa intendete fare?
«La strada è quella indicata da Chiamparino. Un referendum per fare ripartire i lavori e questa opera strategica».