“Nella minoranza PD ho notato toni e accenti differenti. Mi auguro che nelle prossime ore si ragioni sui passi necessari ad andare avanti e non su quelli che servono solo a dividere.
Ci sono spazi realistici di lavoro, in quel che ha detto il segretario. Il Pd deve fissare un punto e poi attrezzarsi al dialogo con gli altri partiti per modificare la legge elettorale. Un ragionamento coerente con la mozione che abbiamo approvato in Parlamento”.
Lo dice il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, intervistato da la Repubblica commentando la Direzione Pd di ieri.
Secondo Martina, Renzi “ha fatto proposte utili per avanzare unitariamente. E credo che abbia fatto bene a fissare come testo di riferimento la proposta Chiti-Fornaro sull’elezione diretta dei senatori”.
Martina dice di non credere in un rischio scissione, ma aggiunge di augurarsi che ora “tutti facciano i passi giusti nel nome della pluralità e dell’unità del partito”.
“Allo stesso modo giudico positivamente il gruppo di lavoro che nascerà all’interno del PD per un aggiornamento dell’Italicum”.
A proposito della minoranza Dem sulla proposta di Renzi, dice Martina: “Non condivido questi accenti e questi giudizi. Lavorare sulla legge elettorale è molto complicato, non possiamo farlo da soli. Ci sono questioni tecniche e politiche da approfondire. C’è da invertire il senso di marcia e lavorare in modo unitario. Solo così possiamo uscirne”.
Martina non crede che sia possibile una scissione del Pd: “Non credo che ci sia un rischio simile, ma mi auguro che nelle prossime tutti facciano i passi giusti nel nome della pluralità e dell’unità del partito”.