“Ecobonus e sismabonus al 110% rappresentano due punti cardine di una strategia che mira a unire sostegno all’economia reale e ammodernamento del patrimonio edilizio, nella direzione della sicurezza e del risparmio di risorse, verso una transizione verde in cui anche il nostro Paese si deve impegnare con azioni concrete”.
Lo dichiarano in una nota Marco Simiani, responsabile Infrastrutture e Emanuele Felice, responsabile Economia, della Segreteria nazionale del PD.
“Questi provvedimenti che il Governo ha preso vanno quindi nella direzione giusta e il grande interesse che si sta creando rispetto al tema della riqualificazione del patrimonio edilizio lo testimonia.
Intravediamo però un problema relativo ai tempi in cui queste misure possono essere attuate, soprattutto rispetto all’incertezza che si potrebbe creare sulla fatidica data del 31 dicembre 2021, indicata come limite ultimo per la chiusura dei lavori.
L’auspicata e auspicabile adesione massiccia ai bonus con il contestuale rilancio del settore edilizio rischia di ingolfare di lavoro in pochi mesi imprese e professionisti, rischiando quindi di rendere incerta la conclusione dei lavori per il 31 dicembre 2021 vanificando i bonus, e di lasciare molti cittadini, imprese e professionisti appesi a questa data. Questo meccanismo quindi rischia di bloccare sul nascere molti lavori che potrebbero invece essere attuati con una regola più elastica e che dia maggiori certezze.
Per questo motivo riteniamo possa essere una buona soluzione di transizione (in attesa di una possibile proroga della data ultima al 2023) chiedere, per l’attivazione del bonus, o la data di inizio lavori entro il 31 dicembre 2021, o il rilascio del primo S.A.L asseverato dal tecnico direttore lavori, in modo da ‘bloccare’ il cantiere nell’ambito del bonus e dare maggiori certezze agli operatori”.