«Con questo strumento assicuriamo un sostegno molto forte al sistema delle librerie, in particolare a quelle più piccole, che rischiano continuamente la chiusura in tutto il territorio nazionale. Dopo le nuove norme sullo spettacolo dal vivo, ecco un mezzo che riguarda la lettura.
Sono molto orgoglioso di questo risultato. La salvaguardia delle librerie rappresenta un valore sociale, oltre che culturale, molto forte».
Così il ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini ha commentato l’approvazione dell’emendamento del Pd approvato dalla Commissione bilancio del Senato che prevede per la vendita di libri al dettaglio un credito di imposta su Imu, Tasi, Tari e sull’eventuale affitto.
Sconto per le librerie indipendenti
Lo sconto sarà più sostanzioso, fino a 20.000 euro, per le librerie indipendenti, «che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite», e arriverà invece a 10.000 euro per gli altri esercenti.
Il limite di spesa è fissato a 4 milioni nel 2018 e a 5 milioni annui a decorrere dal 2019. Di fatto l’aiuto più concreto va alle librerie piccole e definite indipendenti, cioè proprio quelle che rischiano maggiormente la chiusura nelle grandi città come nei piccoli centri.
Credito di imposta parametrato a Imu, Tasi e Tari
Il modello di riferimento usato per la definizione dell’incentivo è stato quello del Credito di imposta per gli autotrasportatori. Il credito è parametrato agli importi pagati per Imu, Tasi e Tari per i locali dove si svolge la vendita dei libri al dettaglio, nonché alle eventuali spese di locazione.
Altri particolari arriveranno presto dal provvedimento del Direttore del’Agenzia delle entrate che dovrà fissare le modalità e i termini per l’utilizzo in compensazione del credito di imposta.
Librerie, luoghi primari di diffusione della cultura
“Come Associazione Italiana Editori apprendiamo con estremo compiacimento quanto stabilito oggi al Senato.
Le librerie rappresentano oggi uno dei luoghi primari di diffusione della cultura e della lettura: si rivela quindi fondamentale assicurare un sostegno fiscale per salvaguardare la loro attività”, ha commentato il presidente di Aie, Ricardo Franco Levi.
Tutelare l’accesso alla cultura
Soddisfatta anche Cristina Giussani, presidente del Sindacato italiano librai Confesercenti, “Una vittoria per noi – sottolinea – che, da tempo, chiedevamo uno sconto fiscale per tutelare le librerie che rappresentano una ricchezza per qualsiasi territorio.
Un accesso alla cultura che è la punta di un iceberg di un sistema che coinvolge autori, editori, tipografie e che se dovesse andare in crisi non solo porterebbe ad un impoverimento, ma produrrebbe diverse migliaia di disoccupati”.