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Manovra, il PD ricorre alla Corte Costituzionale

“È cominciata oggi la raccolta di firme del gruppo parlamentare del Pd del Senato per il ricorso alla Corte Costituzionale, per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato. Secondo il nostro giudizio, il governo Conte ha palesemente violato la Carta con le modalità usate per approvare la legge di bilancio. Modalità che peraltro si stanno ripetendo anche alla Camera”. Lo rende noto il capogruppo dem a Palazzo Madama Andrea Marcucci.

 

“Il collegio difensivo al quale ci siamo rivolti- dice Marcucci- è composto dai professori Caravita, Cecchetti, De Vergottini, Falcon, Lucarelli, Onida e Randazzo. Il ricorso sarà depositato il 28 dicembre”.

 

Nella stessa data, il 28 dicembre, il Pd presenterà in conferenza stampa il ricorso alla Consulta sulla legge di Bilancio. All’incontro con i giornalisti, che si terrà alle ore 13.00 nella Sala Stampa di Montecitorio (via della Missione, 4) parteciperanno il presidente dei senatori dem Andrea Marcucci, il presidente dell’assemblea nazionale del Pd Matteo Orfini, il capogruppo del Pd nella Commissione Affari costituzionali del Senato Dario Parrini, il prof. Avv. Caravita.

 

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Un c apolavoro all’incontrario, secondo il capogruppo Pd in commissione Bilancio al Senato, Antonio Misiani, questa manovra: “Come ha spiegato in audizione alla Camera l’Ufficio parlamentare di bilancio, con la Legge di bilancio del governo Lega-5 Stelle nel 2019 aumenterà la pressione fiscale e diminuiranno gli investimenti pubblici. Un capolavoro all’incontrario. L’esatto opposto di ciò che dovrebbe fare un Paese che sta scivolando verso la recessione. Alto che “manovra del popolo”: è una manovra del piffero.”

“Siamo in mano ad una banda di cialtroni incompetenti, che prima impediscono al Senato di discutere la legge di bilancio (di cui il raddoppio delle tasse sul no profit è una delle tante “perle”…) e poi si cospargono il capo di cenere annunciando la retromarcia. È il governo dei#dietrofront”. Aveva scritto lo stesso Misiani, nella giornata del 27, su Facebook.

 

“Oggi insieme ai senatori del mio gruppo firmiamo e depositiamo il ricorso alla Consulta contro una legge di Bilancio approvata fuori dall’ordinario percorso parlamentare, senza che Commissioni (a partire da quella sul Bilancio) e Aula abbiamo potuto anche solo toccare il testo. Un fatto grave, nella forma e nella sostanza. Una legge che dimentica i giovani, punisce i pensionati, abbandona le imprese. E aumenta le tasse per il volontariato e chi fa del bene. A favore di condoni e di chi prova a raggirare il prossimo. Tutto il contrario di quello che chiedono gli italiani”. Così Matteo Richetti, senatore del Partito democratico.

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