Sintesi dell’intervista di Elena G. Polidori su Quotidiano Nazionale
“È stato senza dubbio di grande impatto simbolico vedere Giorgia Meloni che giurava e un uomo che entrava al Quirinale con una bambina per mano, quindi assistere all’inversione dei ruoli. Però ci si ferma qui: lei è arrivata, ma non ha scardinato un sistema tutto maschile”, inizia così Simona Malpezzi, capogruppo PD al Senato, la sua intervista al Quotidiano Nazionale, e aggiunge: “Nella legge di Bilancio non ci sono politiche per le donne. Piuttosto è molto forte la rappresentazione di una concezione della donna legata alla casa, alla famiglia, alla cura”.
“Questo governo guidato dalla prima premier donna, nella sua prima legge di bilancio, propone misure per tenere a casa le donne, non per aiutarle ad inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro”.
La Senatrice continua: “Il Paese è ancora profondamente maschilista, e anche il PD fa i conti con le dinamiche del Paese, è più faticoso per le donne di sinistra e di centrosinistra affermare la propria leadership che scardina un modello di società patriarcale anziché sposarlo. A destra il sistema non lo scardinano, lo condividono, tanto che poi quando arrivano al potere lo riproducono, Giorgia Meloni ha fondato un partito, lo ha chiamato Fratelli d’Italia e esprime una politica che rifiuta il femminile”.
“Abbiamo tante amministratrici donne nel Pd, donne che ricoprono figure e ruoli di livello, ma poi tutte si imbattono in una società che non è ancora paritaria nella sostanza. Non è a misura di donne.”.
Malpezzi chiude: “lo continuo a credere nel Pd nato nel 2007, credo nel nostro manifesto di valori, quello di un partito di riformisti che sento profondamente casa mia. È il Partito democratico a vocazione maggioritaria. Il Pd deve fare il Pd, capace di tenere dentro tutti i riformismi e unirli”.
Intervista integrale sul Quotidiano Nazionale