MO: Mahmoud (PD), a Rafah atto disumano, urgente fermare Netanyahu
“Le parole per definire quello che è accaduto la scorsa notte a Rafah per volontà di Benjamin Netanyahu esistono e abbiamo il dovere di usarle. Colpire un campo profughi è un atto disumano, è un atroce crimine di guerra. Tutti sanno cosa si trova in un campo profughi: ci sono civili, donne, tantissimi bambini. Vittime inermi deliberatamente condannate a morte. Tutto il mondo ha potuto vedere cosa è avvenuto a Rafah, immagini agghiaccianti. Un attacco vigliacco, sferrato in piena notte a due giorni dalle decisioni dell’Aja. Chiedo: esiste al mondo un altro popolo che sia oggetto di una tale disumanizzazione? Se la stessa azione avesse colpito un qualunque altro luogo o popolo nel mondo che reazione avrebbe avuto la comunità internazionale? Quanto vale la vita di un bambino, di un civile palestinese? È tollerabile il massacro di 40 innocenti per l’eliminazione di (forse) due militanti di Hamas? Sono domande scomode e dolorose, ma vanno poste. C’è una sorta di assuefazione, che porta ad alzare costantemente il livello di tolleranza rispetto a quanto sta continuando a succedere a Gaza. Mi unisco alla forte condanna che il Partito Democratico ha espresso, con le parole di Elly Schlein. E auspico che la stessa, ferma condanna e la richiesta di un immediato cessate il fuoco, si levi unanimemente da tutta la politica italiana, dall’Unione europea e dalla comunità internazionale. E’ sempre più urgente il riconoscimento dello Stato di Palestina, è urgente fermare la follia di Netanyahu e pretendere il rispetto del diritto internazionale. Non possono esistere paesi al di sopra del diritto”.
Così in una nota Marwa Mahmoud, segreteria nazionale del PD.
Roma, 27 maggio 2024
“Le parole per definire quello che è accaduto la scorsa notte a Rafah per volontà di Benjamin Netanyahu esistono e abbiamo il dovere di usarle. Colpire un campo profughi è un atto disumano, è un atroce crimine di guerra. Tutti sanno cosa si trova in un campo profughi: ci sono civili, donne, tantissimi bambini. Vittime inermi deliberatamente condannate a morte. Tutto il mondo ha potuto vedere cosa è avvenuto a Rafah, immagini agghiaccianti. Un attacco vigliacco, sferrato in piena notte a due giorni dalle decisioni dell’Aja. Chiedo: esiste al mondo un altro popolo che sia oggetto di una tale disumanizzazione? Se la stessa azione avesse colpito un qualunque altro luogo o popolo nel mondo che reazione avrebbe avuto la comunità internazionale? Quanto vale la vita di un bambino, di un civile palestinese? È tollerabile il massacro di 40 innocenti per l’eliminazione di (forse) due militanti di Hamas? Sono domande scomode e dolorose, ma vanno poste. C’è una sorta di assuefazione, che porta ad alzare costantemente il livello di tolleranza rispetto a quanto sta continuando a succedere a Gaza. Mi unisco alla forte condanna che il Partito Democratico ha espresso, con le parole di Elly Schlein. E auspico che la stessa, ferma condanna e la richiesta di un immediato cessate il fuoco, si levi unanimemente da tutta la politica italiana, dall’Unione europea e dalla comunità internazionale. E’ sempre più urgente il riconoscimento dello Stato di Palestina, è urgente fermare la follia di Netanyahu e pretendere il rispetto del diritto internazionale. Non possono esistere paesi al di sopra del diritto”.
Così in una nota Marwa Mahmoud, segreteria nazionale del PD.
Roma, 27 maggio 2024