“Ieri è successa una cosa che non sarebbe mai dovuta accadere ma che almeno serve a far comprendere di cosa stiamo parlando da mesi. Quella del funerale stile Padrino è una provocazione, una sfida. Alla città, alle istituzioni, ai romani. Quella che stiamo combattendo è una battaglia durissima, che vinceremo, ma della cui portata bisogna che tutti acquistino consapevolezza. Anche nel nostro partito, anche nelle classi dirigenti della città”. Lo scrive il presidente del Partito democratico e commissario del Pd romano, Matteo Orfini, sulla sua pagina Facebook.
“Quando divenni commissario dissi che se a Roma c’era Mafia Capitale, il Pd sarebbe dovuto diventare Antimafia Capitale – continua Orfini -. Abbiamo provato a farlo in questi mesi: a Ostia e in ogni altra occasione. Abbiamo cominciato a rigenerare il Pd, abbiamo spinto per una rigenerazione della Città. Abbiamo aiutato il sindaco e il presidente della Regione, difendendoli da chi li voleva sul banco degli imputati quando invece ogni giorno che passa aiuta a comprendere cosa stavano e stanno combattendo. Di fronte a quello che è accaduto ieri si individuano i responsabili ma soprattutto ci si stringe intorno alle istituzioni e ci si compatta contro il crimine”.
“A Roma non ci sono re. I mafiosi non conquisteranno mai questa città. Questa consapevolezza dovrebbe unire la politica e invece ancora una volta non mancano le stridule grida di sciacalli senza scrupoli. A loro suggerisco di volare altrove, che il cielo di Roma merita di meglio. A chi invece vuole combattere davvero per la legalità dico ancora una volta che il nostro partito c’è e ci sarà. Oggi inizieremo un presidio nella piazza sfregiata ieri. E il 3 settembre ci ritroveremo lì con chi vorrà dire ai criminali che Roma non è e non sarà mai la loro città”, conclude.