“Grillo, Di Maio sui rinvii a giudizio dei vostri esponenti per le firme false di Palermo avete nulla da dire? I tre deputati nazionali sono ancora al loro posto, adesso che cosa fate? Siete voi che parlate di intransigenza con chi non si comporta secondo le regole. Per ora avete cacciato chi la pensava differentemente e protetto chi era l’esecutore delle volontà dei capi. Sarebbe ora di passare dall’omertà all’onestà. I grillini fanno la morale e cercano di linciare il prossimo lanciando fango. Peccato che gli rimanga sempre attaccato addosso visto che sembrano trovarsi a loro agio in questo elemento.” Così Andrea Romano, parlamentare del Pd.
#M5S, procura Palermo chiede 14 rinvii a giudizio firme false tre deputati nazionali due regionali un cancelliere del tribunale #honestà
— Stefano Esposito (@stefanoesposito) April 13, 2017
14 rinvii a giudizio per la firmopoli 5stelle a Palermo. Grillo, Di Maio dove siete? #honestà
— David Ermini (@DavidErmini1) 13 aprile 2017
“Noi siamo garantisti, ma stando ai canoni di Di Maio, ai rinvii a giudizio di Palermo dovrebbero seguire le immediate dimissioni degli esponenti grillini coinvolti. Cosa dicevano Grillo e i Casaleggio boys? Chi sbaglia va via o facciamo qualche altro esercizio di doppia morale?”. Lo dichiara Emanuele Fiano, parlamentare Pd.
“Per un partito azienda che parla di onestà – prosegue Fiano – anche quando sta zitto forse c’è uno iato evidente tra il dire ed il fare.
E’ l’ennesimo caso isolato di furbizia a 5 Stelle? Intanto, a prescindere dalle bugie raccontate dai grillini, tre parlamentari nazionali coinvolti sono ancora saldamente inchiodati alla loro poltrona. Comunque siamo fiduciosi che il non statuto e il non codice interno produrranno l’ennesima non decisione che sarà pubblicata sul non blog ricevendo i soliti lucrosissimi click.
Andrea Romano, parlamentare del Pd: “Per Grillo conta solo la volontà sua e di Casaleggio”.
“Leggere le parole di Grillo sulla “volontà popolare”, dopo che ha cancellato con una fatwa il voto dei genovesi sul candidato sindaco del M5S, fa davvero ridere.
E a proposito di intenti eversivi, che dire di un leader, peraltro ineleggibile, che proclama da un sito internet (di cui ancora si ignora la vera titolarità) “la crisi irreversibile della democrazia rappresentativa”? Proprio nel giorno in cui da Palermo arrivano novità importanti sulla vicenda delle firme false? Altro che volontà popolare, per Grillo l’unica volontà che conta è la sua. E quella dell’erede Casaleggio”.