Non politica, non statuto: di M5s restano solo contratti penali tarocche, litigi e minacce. In pratica il verbo di Grillo e Casaleggio
— Ernesto Carbone (@ernestocarbone) January 11, 2017
“Non bastava la ridicola vicenda del doppio volo carpiato Ukip-Alde e ritorno: oggi Grillo, per chi non l’avesse ancora capito, rende chiaro a tutti il suo concetto di democrazia intimando all’eurodeputato Affronte di pagare una penale da 250mila euro. Considerare gli eletti del M5S come sua proprietà personale e non rappresentanti dei cittadini significa, né più né meno, avere una concezione autoritaria della leadership. Vergognoso, poi, strumentalizzare una squallida faccenda di soldi chiamando in causa gli aiuti alle popolazioni terremotate”. Così Alessia Rotta, responsabile Comunicazione del Pd.
“Democrazia è essere eletti e scegliere in coscienza con chi stare. Pagare una multa a un’azienda privata si chiama in altro modo”. Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Mauro del Barba, commentando ciò che sta avvenendo tra gli europarlamentari M5S.
L’europarlamentare del Pd Isabella De Monte commentando la vicenda dell’applicazione della sanzione di € 250.000 all’eurodeputato Marco Affronte per la fuoriuscita dal gruppo EFDD afferma che: “Grillo è sempre più indecente. Prima sceglie di aderire a un gruppo parlamentare europeista rinunciando a tutte le battaglie contro l’euro, poi viene respinto e chiede umilmente di tornare a casa di Farage. Non contento minaccia di applicare sanzioni economiche a chi fa scelte più coerenti e sensate delle sue”.
#Grillo batte cassa: vuole 250.000€ dall’eurodeputato che aderisce ai Verdi. Ma non era il gruppo a cui voleva aderire anche lui? #Lecomiche
— Alessia Morani (@AlessiaMorani) January 11, 2017
In #democrazia i cittadini eleggono parlamentari liberi. Poi c’è il #m5s con le sue multe ad incasso di impresa privata.
— Francesca Puglisi (@PuglisiPD) January 11, 2017
Pagare una penale ad un’azienda privata per poter agire nel pieno rispetto delle regole e della democrazia. La vera natura del #m5s è questa pic.twitter.com/OqgchlWTl6
— Stefano Esposito (@stefanoesposito) January 11, 2017
Per Marco Di Maio, deputato del Partito democratico: “Grillo può cambiare idea in cinque minuti, ma se qualcuno dei suoi non se la sente di seguire queste sue giravolte allora scatta il ricatto del contratto da rispettare, con le conseguenti minacce e sanzioni. M5S è un movimento guidato da un padrone assoluto che non conosce minimamente il significato della parola democrazia”.
“@SenMSpilabotte: Da padron #Grillo trattativa scandalosa e antidemocratica” #M5S https://t.co/6No7OUj6Nb
— Senatori PD (@SenatoriPD) January 11, 2017