“Oggi un noto settimanale riporta una interessante vicenda circa presunti vantaggi immobiliari che avrebbe ricavato Raffaele Marra, uomo di fiducia della Sindaca Raggi, in virtù di rapporti con un immobiliarista romano.
Se la vicenda trovasse conferma saremmo difronte all’ennesimo tradimento della morale propagandata dai grillini sui rapporti con quelli che, gli stessi 5 stelle, definiscono i cosiddetti “poteri forti” della Capitale.
Si tratterebbe dell’ennesimo caso della prassi grillina del predicare bene e razzolare male. Magari, i duri e puri del Movimento potrebbero obiettare che Marra viene dall’esperienza di Alemanno e Polverini ma c’è il piccolo particolare che i 5 stelle e la Sindaca Raggi lo hanno cooptato neanche fosse un grillino primigenio”.
“Leggiamo oggi su Repubblica che Raffaele Marra, attuale capo del personale del Comune di Roma e già capo di gabinetto della sindaca Raggi, deve la sua sfolgorante carriera ad una promozione facile ai tempi della giunta Polverini in Regione Lazio. Allora, fu preferito a chi aveva molti più titoli per svolgere il ruolo di capo della direzione regionale organizzazione del personale.
Non solo, secondo L’Espresso.it, quando era direttore del Patrimonio e della Casa del Campidoglio in quota Alemanno, comprò con uno sconto di quasi mezzo milione di euro sui prezzi di mercato un attico di lusso dal gruppo di Sergio Scarpellini, definito da Grillo un ‘evasore’.
La prima cittadina a Cinque Stelle della Capitale sta dunque difendendo con le unghie e con i denti un esponente della destra romana che ha fatto affari con l’immobiliarista della ‘casta’ e che ha costruito la sua carriera in modo quanto meno dubbio. Alla faccia della diversità , del cambiamento e dell’uno vale uno. Bel colpo, sindaca Raggi”. Lo dice la senatrice del PD Maria Spilabotte, vicepresidente della Commissione Lavoro.