“Il Passante di mezzo si fa, piĆ¹ veloce e meno caro, ma si fa. E’ l’ora di finirla di un Paese che di fronte ai problemi blocca le opere pubbliche”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Bologna per la firma dell’accordo sul Passante di mezzo, l’allargamento del nodo autostradale bolognese, siglato con Comune e Regione.
“Con la firma di questo accordo si fa un passo in avanti molto importante, perchĆØ si sistema un problema del passato che sembrava destinato a tenerci anni e anni bloccati e si da un messaggio all’intero Paese.
C’era da sbloccare un progetto, farlo piĆ¹ intelligente possibile e dare una risposta ai bolognesi che l’attendevano da anni. Il passante di Bologna ha un rilievo nazionale e strategico”.
“Stiamo siglando un accordo importante – ha affermato – Autostrade ha preso un impegno sui tempi e ora – ha detto rivolgendosi al dg Roberto Tomasi – vi rincorriamo se non aprite il cantiere entro il dicembre 2017, non perchĆØ subito dopo si vota, ma perchĆØ manteniamo un impegno”.
“L’Emilia Romagna ĆØ una Regione che deve prenderemo per mano tutto il Paese, ha la grande responsabilitĆ di dire che l’Italia ĆØ una Paese in cui le cose si fanno -ha aggiunto il premier. L’Emilia Romagna mostri all’Italia che le cose si fanno presto e bene, con il sorriso e il buonumore”.
Per Renzi, “il passante di mezzo ĆØ un elemento chiave, simbolo. Sbloccare le opere ĆØ una fissazione di questo Governo. Se non sblocchi le opere, questo Paese ĆØ condannato a una recessione permanente. Non si ĆØ mai visto al mondo un Paese che va avanti senza investire nelle infrastrutture”.
Ha proseguito il premier: “C’ĆØ bisogno di dare il messaggio che l’Italia non si piega, che l’Italia ha bisogno di ripartire nelle infrastrutture, anche quelle tecnologiche”.
“Adesso – ha detto Renzi, parlando della situazione infrastrutturale emiliano-romagnola – bisogna sbloccare la Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana: nella riorganizzazione delle concessioni devono essere sbloccate, ma c’ĆØ molto da fare anche altrove, soprattutto al Sud. Il vostro modo di lavorare – ha detto rivolgendosi agli amministratori emiliano-romagnoli – ĆØ un punto di riferimento”.