Liguria, Mori (Pd): parole Bucci inaccettabili su natalità, retrogrado attacco alle donne
“Le parole di Marco Bucci, candidato della destra in Liguria, riguardo a chi non ha figli sono inaccettabili. Affermare che coloro che non hanno figli abbiano meno valore o siano meno partecipi della società è un attacco alle scelte di vita e alla dignità di migliaia di donne e uomini che, per motivi diversi e del tutto personali, non hanno figli o non li possono avere. Il suo è principalmente un attacco alle donne e le sue sono parole degne delle peggiori destre internazionali: una dichiarazione programmatica che sottende un attacco ai diritti riproduttivi e all’autodeterminazione delle persone.
Questa visione retrograda e discriminatoria offende la dignità di chi ogni giorno vive, lavora, studia e partecipa alla vita della comunità, a prescindere dalla propria condizione familiare. La maternità e la paternità sono scelte personali che meritano rispetto, non strumenti di giudizio morale o sociale.
Come Conferenza delle Donne Democratiche, ribadiamo con forza che questi sono attacchi indecenti e retrogradi ed è nostro dovere continuare a lottare contro ogni forma di discriminazione e difendere il diritto dei cittadini e delle cittadine a non essere considerati solo in funzione del loro contributo riproduttivo mentre il lavoro di un amministratore è quello di creare le condizioni perché le persone abbiano figli, non quello di obbligarle con la vergogna e lo stigma.
Invitiamo Bucci a riflettere e a ricordare che il motto “far figli, molti figli, per dare soldati alla patria” è stato bocciato dalla storia. Solo una società inclusiva e giusta con servizi alle persone, lavoro stabile e remunerazioni adeguate oltre gli stereotipi di genere potrà favorire l’inversione della curva della natalità. La strisciante colpevolizzazione, invece, della libertà di scelta in particolare delle donne rappresenta l’oppressione culturale che i cittadini, e in questo caso soprattutto le cittadine della Liguria sapranno giudicare”.
Lo afferma Roberta Mori, portavoce della Conferenza nazionale delle donne democratiche.
Roma, 15 ottobre 2024