“Due piccole fiere in un mercato del libro già fragile? Così rischiamo una colossale figuraccia internazionale. Il solo modo per uscirne è creare un unico grande Salone, da tenersi contemporaneamente a Milano e Torino. E chi dirà di no, senza avanzare proposte alternative, se ne assumerà la responsabilita’”. Lo afferma – in un’intervista a Repubblica – il ministro Dario Franceschini, anticipando la sua proposta al tavolo di mediazione di oggi e spiegando che in questo modo il Mibact e il Miur “potrebbero parteciparvi anche con un impegno finanziario più forte”
“Diciamo che l’Aie non ha dato prova del massimo garbo nei confronti delle istituzioni. Il Mibact e il Miur entrano nella Fondazione in febbraio. Pochi mesi dopo l’Aie annuncia di voler fare una fiera a Milano, praticamente a cose fatte”: “Ci poteva essere – dice – un atteggiamento diverso dal momento che dovremo continuare a collaborare per la promozione della lettura, ma faccio finta di non aver visto. Ora dobbiamo lavorare insieme su come evitare una straordinaria figuraccia internazionale”.
In che modo? “Evitiamo una lotta tra città. E troviamo il modo di fare un salto di qualità, che non si limiti a differenziare i temi dei saloni. Può essere una strada anche quella: distanziarli nel tempo, con caratterizzazioni culturali diverse. Ma si può fare molto di più”. Se le dicono di no, voi restate a Torino? “Ma certo – risponde il ministro -. Ci siamo appena entrati. Noi questa situazione non l’abbiamo voluta ma subita: su questo non ci possono essere equivoci”.