“Non dobbiamo dire ‘si può’ trovare una intesa sulle riforme, ma occorre dire ‘si deve’ trovare. Le risorse che l’Europa ci sta dando per rilanciare il Paese, dopo la crisi della pandemia, necessitano di alcune riforme.
Noi sosteniamo la ministra Cartabia, con grande forza, sulla riforma della giustizia. Per cui io dico ‘se non ora quando?'” Lo ha detto il segretario del PD, Enrico Letta, ospite di “Agorà” su Raitre.
Serve un fisco più basso per i redditi medio – bassi e per far crescere le imprese
“Poi c’è la questione fiscale che è fondamentale. Tutti gli italiani sanno che così il fisco non può funzionare, serve un fisco più basso per i redditi medio-bassi, che aiuti la crescita delle imprese. Oggi il fisco premia gli evasori, noi dobbiamo premiare la fedeltà fiscale“.
Trasformismo parlamentare e liste bloccate: sintomi di una democrazia malata
“Nell’ultimo decennio abbiamo avuto sette governi e sei presidenti del Consiglio e, soprattutto, maggioranze tutte diverse e con uno scarso legame con il risultato elettorale. In questa Legislatura abbiamo avuto tre governi in tre anni e tutti sostenuti da maggioranze diverse. Il trasformismo parlamentare è impressionante. Sfido chiunque a dire quali siano i numeri in Parlamento, perché i cambi di casacca che ci sono stati, sono stati talmente vorticosi che nessuno è più in grado di dire chi rappresenta chi. Il trasformismo, insieme alle liste bloccate, è uno dei sintomi di questa nostra democrazia malata”.
Proposta del PD: limitare il ruolo del gruppo Misto
“Questa non è una democrazia sana. Una delle proposte che ho fatto e che voglio portare avanti, è limitare il ruolo del gruppo Misto, che oggi è forse il gruppo più importante del Parlamento, perché è una specie di paradiso in cui tutti pensano si stia meglio che nei gruppi parlamentari nei quali si viene eletti.
E’ il momento della collaborazione: da Salvini serve serietà, non si gioca sulla pelle dei lavoratori
Sui temi del lavoro e del blocco dei licenziamenti“Abbiamo sentito Salvini in quattro giorni dire quattro cose diverse, nella sola giornata di ieri ha iniziato dicendo una cosa e terminando dicendone un’altra. Non voglio mettermi a litigare, è un momento di collaborazione, ma sulla pelle dei lavoratori non dirò mai una cosa tirata per i capelli, non bisogna frustrare le aspettative. La serietà è la cosa più importante”.